Catania, i numeri premiano una difesa ultimamente in calo: tutti i dati

CATANIA – Nel calcio conta chi fa più goal o chi ne prende di meno? In realtà, entrambe le cose dovrebbero andare di pari passo e soltanto trovando la giusta alchimia tra attacco e difesa si raggiungono gli obiettivi.

Il Catania è momentaneamente nono in classifica con 24 punti, insieme con il Siracusa, a tre punti dal sesto posto occupato dalla Virtus Francavilla. Da qualche giorno, però, i rossazzurri hanno perso quel primato difensivo che galvanizzava l’ambiente ed era ambito da tantissime squadre, persino la Juventus ha preso più goal del Catania e, finora, è ancora così.

Grazie alla solidità difensiva, la squadra di Rigoli può vantare di essere ancora la miglior retroguardia del proprio Girone nonché di tutta la Lega Pro: un primato, però, diviso con Alessandria nel Girone A e Venezia nel Girone B. Tutte e tre le squadre, infatti, hanno subito 12 reti e sono le terze migliori difese professionistiche italiane, alle spalle del Benevento (11) e del Pisa (10), entrambe in Serie B. 

Spaccando il campionato del Catania svolto fin qui a metà, notiamo come regni l’equilibrio: sei goal subiti nelle prime nove partite e altri sei nei restanti match. 7 reti Pisseri le ha concesse in casa, 5 in trasferta: interessante capire quanto questi goal siano stati influenti ai fini del risultato.

Premettendo che al Catania nessuno, in campionato, è riuscito a fare più di una rete, le squadre che hanno sfondato la porta degli etnei sono state Juve Stabia, Reggina, Akragas, Fondi, Messina, Melfi, Paganese, Catanzaro, Virtus Francavilla, Cosenza, Monopoli e Siracusa. Anche qui c’è totale equilibrio: sei goal sono stati decisivi per un pareggio o una sconfitta, gli altri sei invece sono stati resi nulli dalla squadra di Rigoli.

Infatti, cinque delle sei reti prese in casa sono ininfluenti poiché la Juve Stabia, passata inizialmente in vantaggio, è stata poi rimontata per 3-1; il Messina aveva accorciato le distanze sul 2-0 per poi uscire sconfitto con il passivo di 3 reti a 1; stesso discorso per il Catanzaro, che però il goal lo segnò pareggiando momentaneamente il match (anche qui, 3-1 finale); di misura invece uscì sconfitta la Paganese, andata sullo 0-1 e rimontata da Paolucci e Biagianti. Infine, martedì 6, Montini del Monopoli riuscì a bucare Pisseri ma il punteggio era già pesante (sul 3-1, poi Paolucci chiuse i conti siglando la quarta rete). Soltanto il Fondi con Tiscione riuscì a resistere al “Massimino”, dopo essere passato in svantaggio con una rete di Fornito per i rossazzurri.  

In trasferta è l’opposto: quattro dei cinque goal subiti sono risultati decisivi. Pareggio a Reggio Calabria così come a Melfi, due sconfitte per 1-0 a Francavilla Fontana e Siracusa.  La rete del Cosenza, invece, non toglie i tre punti al Catania. 

Le reti però che sono davvero importanti le hanno siglate Reggina, Fondi e Melfi: tralasciando quelle vincenti di Akragas, Francavilla e Siracusa, il Catania con le prime tre squadre citate ha perso almeno quattro punti. Il perché è semplice dedurlo: contro gli amaranto e gli universitari del Fondi, il Catania conduceva il match facendosi poi rimontare, fissando il definitivo 1-1. Sono quindi quattro lunghezze in più che i rossazzurri avrebbero potuto avere, mentre contro il Melfi è un punto tutto guadagnato, poiché i lucani stavano vincendo: soltanto all’80’ arrivò il colpo di testa di Barisic che sancì il pareggio.

I numeri continuano a premiare la difesa etnea, anche se ultimamente è un po’ in calo: 3 reti prese nelle ultime tre giornate, così come sono tre i goal di fila in trasferta. Contro la Casertana non ci sarà Gil, squalificato, che verrà sostituito verosimilmente da Bastrini. Potrebbe tornare Di Cecco titolare al posto di Parisi. Bergamelli centrale e Djordjevic a sinistra sono invece confermatissimi.