CATANIA – Nessun miracolo stavolta e nessuna impresa ma una gara contraddistinta dalla sfortuna e purtroppo dall’aver pagato i due piccoli errori del primo tempo. Il Catania cede in casa del Policoro contro una squadra forte che ha voluto la vittoria dal primo all’ultimo minuto ma che si è trovato di fronte una compagine etnea che continua a mostrare segni di assoluta vitalità. Peccato per le due azioni che nel primo tempo hanno portato alla doppietta di Fantacele: nella prima dopo sei minuti l’ottimo movimento e lo scarico veloce centrale per la stoccata a battere Marcio Dalcin e la seconda a metà primo tempo con la scalata forse lenta sul pressing e successiva luce per il tiro del 2-0 ancora del bomber di Policoro.
Un uno-due letale che però non ha sgonfiato Catania che nella ripresa con il solito raziocinio e applicazione ha provato a tornare sotto e per poco non è riuscito nell’impresa. Il doppio vantaggio del Policoro ha mandato alle ortiche i piani del pre gara del direttore tecnico Robson, ma la rabbia è aumentata anche dalla sfortuna della ripresa. Occasioni che nel secondo tempo potevano riaprire la gara e dove il Policoro non è mai stata pericoloso tranne per una parata delle sue compiuta da Marcio Dalcin. Proprio nei secondi venti minuti c’è stata la maggiore pressione del Catania anche con il libero, con l’uomo in più, ma stavolta i rossazzurri hanno trovato sulla loro strada i prodigiosi interventi del portiere di casa Bragaglia. Peccato per la doppia occasione capitata sui piedi di Arrepiù Manzali dopo due ripartenze perfette e fortuna che girava le spalle anche sulla traversa piena di Duda Dalcin che chiudeva le speranze del Catania a due minuti dal termine.
Finiva cosi con la vittoria del Policoro come dicevamo e un successo per la squadra di casa però non conquistato con il dominio territoriale o con la superiorità delle tante eccellenze tecniche, ma da episodi stavolta che hanno voltato le spalle alla formazione di Robson. Rabbia che però non altera nulla, aumenta l’amarezza per la sconfitta ancora di Catanzaro ma consegna paradossalmente ulteriore fiducia al Catania C5 in vista delle ultime tre giornate che possono ancora trasformare la classifica.