Catania, ennesimo pareggio. Fischi e contestazioni al “Massimino”

CATANIA – Dopo la partitaccia di Ischia, la formazione dell’Elefante non va oltre il risultato di 0-0 al cospetto del Lecce presso lo stadio Angelo Massimino. Pareggio a reti inviolate sostanzialmente giusto, caratterizzato da un primo tempo ricco di emozioni ed una ripresa dai ritmi poco elevati.

Dopo appena 30 secondi è la formazione ospite ad andare vicinissima al vantaggio con una conclusione di Lepore. Al 4’, ancora Lecce in proiezione offensiva. Garufo commette un ingenuo fallo in area, l’arbitro non ha dubbi e concede il penalty. Moscardelli s’incarica della battuta ma sbaglia, calciando a lato sulla sinistra di Liverani. Pochi istanti più tardi è il Catania a rendersi pericoloso. Lo fa con Nunzella, il cui tiro viene prontamente respinto dal portiere salentino. Al 9’ è pregevole il tocco di Calil in area, ma Perucchini non si fa sorprendere respingendo la bella conclusione del brasiliano. Al minuto 14 ghiotta opportunità per Moscardelli. Per fortuna del Catania, l’esperto attaccante giallorosso, di testa, trova Liverani particolarmente attento e reattivo.

I minuti scorrono, le due squadre non lesinano sforzi nel primo tempo. Al 33’ bel pallone di Musacci per la testa di Calil, la spizzata dell’attaccante trova il buon riflesso di Perucchini. Dopo quattro minuti è illuminante il lancio dello stesso centrocampista per Calil, quest’ultimo s’inserisce bene centralmente, calcia in porta a botta sicura ma ancora una volta Perucchini si oppone straordinariamente. La palla, poi, sbatte sulla traversa e l’azione sfuma per i padroni di casa. Traversa che viene centrata in pieno anche dalla squadra pugliese. Al 43’ gran colpo di testa di Moscardelli ad anticipare Bergamelli, Liverani è battuto ma la palla non entra.

Si conclude così una prima frazione davvero scoppiettante, con petardi lanciati a più riprese dalla Curva Sud in aperta contestazione nei confronti della società rossoazzurra. Dopo l’intervallo, invece, i ritmi sono decisamente blandi. Qualche fiammata non basta per accendere il secondo tempo. Musacci, Surraco e Calil effettuano alcune conclusioni poco pericolose. Pancaro si gioca le carte Bombagi, Lupoli e Parisi ma la musica non cambia. Le squadre sono stanche, nel finale non vedono l’ora che l’arbitro fischi la fine delle ostilità. Dopo oltre cinque minuti di recupero arriva la conclusione del match e l’ennesimo pareggio catanese in questo campionato.

CATANIA-LECCE, TABELLINO PARTITA:

CATANIA (4-3-3): Liverani; Garufo, Bastrini, Bergamelli, Nunzella (88’ Parisi); Bombagi, Agazzi, Musacci (68’ Bombagi), Di Cecco, Calderini (68’ Lupoli), Calil, Falcone. All. Pancaro. In panchina: Logofatu, Pelagatti, Pessina, Di Stefano, Felleca.

LECCE (3-4-3): Perucchini; Freddi, Cosenza, Legittimo; Lepore, Papini (50’ De Feudis), Salvi, Liviero; Surraco (81’ Vecsei), Moscardelli (62’ Caturano), Doumbia. All. Braglia. In panchina: Bleve, Beduschi, Camisa, Lo Sicco, Sowe, Carrozza, Curiale.

Note: 0′ di recupero primo tempo, 5′ di recupero secondo tempo, 7.375 spettatori (1.840 paganti, incasso 13.000 euro)

Arbitro: Andrea Morreale di Roma 1.

Assistenti di linea: Marco Bresmes e Francesco Semperboni di Bergamo.

Ammoniti: Surraco, Papini, Musacci, Freddi, Parisi