CATANIA – Se c’è un errore che non dovremmo commettere, a distanza di quasi ventiquattrore dall’eliminazione del Catania SSD in Coppia Italia serie D, è proprio quello d’innescare sterili polemiche utili a nulla.
Ritornando all’incontro, basterebbe analizzare il primo tempo per rasserenarsi non poco, una prima frazione di gioco dove si mettevano a nudo marcate differenze tecniche tra le due formazioni, e solo il palo di Russotto coniugato a qualche errore di troppo sotto porta, non hanno permesso, oggi, di parlare d’altro, come, ad esempio, organizzarsi per invadere quel di Biancavilla.
No, è vero, purtroppo non ci sarà nessuna trasferta per i tifosi rossazzuri per il secondo turno di Coppa Italia, ma da adesso sarà solo campionato dove ci si porrà, da ieri, in un atteggiamento se non proprio totalmente diverso, di certo più guardingo e con qualche illusione in meno.
Ma cosa ci rimane di un primo incontro ufficiale tanto sognato, dal quell’attesissimo primo tocco di palla che avrebbe calciato, idealmente, via quel nove aprile scorso insieme a tutto il fiele accumulato in questi anni?
E da quel primo gol mai realizzato, quasi dovesse diventare lo spartiacque tra il passato e il futuro e a suggello dell’imponenza del nuovo che cresce, ogni giorno, sotto i famelici occhi del tifoso? Solamente tanta delusione compensata, per fortuna, da una immensa speranza che travalica, acquisto dopo acquisto, nelle pacate acque della certezza.
Una vittoria, è vero, è quella che attendevano tutti quei tifosi assiepati in tribuna in un’afosa domenica d’agosto per un trofeo importante come una zolla di sabbia nel deserto. Non occorre, a tal proposito, nemmeno tirare fuori i non pochi, concreti, alibi che giustificano il risultato di ieri, falso come una moneta contraffatta.
Ci sono bastate la pacatezza e le spiegazioni di mister Ferraro che ci stanno tutte, come quella di essere ripartiti dallo zero assoluto per poi, acquisto dopo acquisto, aver creato una squadra che avrà bisogno solo di tempo e… dell’ultimo, importante, giocatore come: l’Amalgama… Una battuta che solo i veri tifosi rossazzurri capiranno al volo, e messa a chiusura giusto per salutare, con un sorriso, la prima delusione in un giorno dove sono cadute le illusioni che si vincerà sempre e tutto, mentre di contro si dovrà essere pronti a una realtà come la nostra che passa solo (e solamente) attraverso l’unica strada o strettoia a noi concessa: Vico della Sofferenza. Altre, per noi, non sono indicate, nemmeno su Google Maps.
Fonte foto pagina ufficiale del Catania SSD