Catania, domenica la Vibonese: zero vittorie con ripescate e neopromosse

Catania, domenica la Vibonese: zero vittorie con ripescate e neopromosse

CATANIA – L’ennesimo match della verità si fa sempre più vicino.

Mancano soltanto tre giorni a Catania-Vibonese, sfida valida per la 15a giornata di Lega Pro che sarà arbitrato da Lorenzo Bertani di Pisa, al “Massimino”, ore 16,30.

I rossazzurri avranno nuovamente a disposizione Bergamelli e Djordjevic: il primo rientrato dalla squalifica, il secondo dall’infortunio contro il Catanzaro. Si attende il ricorso per Gil, mentre per quanto concerne l’attacco Rigoli potrà contare su Di Grazia che, partito dalla panchina a Francavilla Fontana, potrà essere schierato dal primo minuto.

Una particolarità che però è saltata all’occhio, e che ai catanesi sicuramente non farà piacere, è che finora il Catania ha incontrato quasi tutte le squadre che sono state ripescate e quelle che hanno fatto il salto di categoria: Reggina, Virtus Francavilla, Melfi, Vibonese, Siracusa, Taranto e Fondi.

Di queste sette squadre, il Catania ne ha già affrontate cinque: quattro i confronti in trasferta (Reggina, Taranto, Melfi e Francavilla Fontana) e uno in casa (Fondi). In queste partite, i rossazzurri non hanno mai vinto.

Infatti, il 14 settembre a Reggio Calabria finì 1-1 con gol di Piscitella per gli etnei; poi in casa, contro il Fondi, match rinviato a causa dell’approdo di Renzi a Catania per la “Festa del PD” e recuperato il 28 settembre. Non bastò la rete di Fornito ad inizio partita per piegare i laziali, che pareggiarono con Tiscione. Trasferta delicata e particolarmente sentita a Taranto (2 ottobre): allo “Iacovone”, però, una partita poco emozionante che si concluse con un pari a reti bianche. Altra sfida lontano dalle mura amiche, stavolta a Melfi (16 ottobre): una gara importante per dare continuità alla vittoria nel derby contro il Messina ma che si concluse con un deludente 1-1 grazie ad un bel gol di Barisic a dieci minuti dalla fine. L’ultimo confronto a Francavilla Fontana contro il Villa, domenica scorsa: Nzola punì i siciliani al 92°.

Domenica prossima il confronto contro la Vibonese, squadra ripescata, mentre per disputare il derby del “De Simone” contro il Siracusa, neopromosso, bisognerà attendere la seconda settimana di dicembre.

Un dato deludente ma anche curioso, visto che la scorsa stagione (fino alla 14a giornata) era stato fatto meglio contro Monopoli (1-2), Akragas (1-1) e Lupa Castelli (1-2). Poi con l’Andria, alla 17a, sarebbe finita 0-0.

Tutte queste sfide, però, hanno una particolarità che le accomuna: le prestazioni del Catania, giudicate troppo molli e superficiali. Nel post-Reggina si criticò il fatto di aver smesso di giocare negli ultimi venti minuti di partita, dopo il match contro il Fondi piovvero le critiche poiché in due match interni consecutivi era stato fatto solo un punto. A Taranto e a Melfi, invece, si parlò di “mancanza di carattere”. Infine, a Francavilla Fontana, non c’è bisogno di riprendere l’atteggiamento assunto dai rossazzurri.

Adesso bisogna cambiare marcia, ancora una volta, poiché ogni partita risulta decisiva e il girone d’andata sta per chiudere la saracinesca: una vittoria che servirà per recuperare terreno sulla zona playoff e per cancellare questo interessante ma pur sempre negativo dato.

Ed il Massimino, insieme con il ritorno di due perni difensivi fondamentali, assieme al sostegno del pubblico, può essere il posto giusto per prendere ancora 3 punti e raggiungere il quinto successo di fila in casa.