Catania, derby ad alta tensione

CATANIA – Si avvicina il fischio d’inizio di un nuovo derby di Sicilia per il Catania, che affronterà il Messina dopo il ko di Agrigento. Nel giorno in cui verrà osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa delle figure professionali di Mario Petrina e Mino Licordari, in rappresentanza di un grave lutto per il giornalismo siciliano, il Catania proverà a riassaporare il gusto dei tre punti in campionato.

La vittoria è di fondamentale importanza per i colori rossoazzurri della Sicilia. L’Elefante, infatti, continua ad occupare la piena zona playout quando mancano sette partite alla conclusione del campionato di Lega Pro. Il Messina, invece, ha virtualmente acquisito la salvezza ed intende continuare a premere sull’acceleratore, nutrendo una piccola speranza di accedere ai playoff. Oltretutto si tratta di un derby molto sentito in riva allo Stretto.

La compagine peloritana non vince ai piedi dell’Etna dagli anni ’50. Considerando la delicatezza del momento vissuto dal Catania, per i giallorossi potrebbe essere questa l’occasione giusta per vincere. La squadra di Moriero, pertanto, non si attenda regali dai “rivali” messinesi, i cui tifosi non attendono altro che la conquista di un risultato positivo per complicare ulteriormente le cose ai rossoazzurri.

In vista del derby, mister Moriero recupera Bastrini in difesa. Inoltre rientrano dalla squalifica Ferrario e Russotto. Ancora indisponibili, invece, Parisi e Plasmati. Tra le fila del Messina, reduce da tre vittorie consecutive, non saranno della partita Bramati, Barisic, Salvemini, Palumbo, Burzigotti e Genny Russo. In compenso recupera Zanini ed il centrocampo riabbraccia Giorgione.

L’atmosfera non si preannuncia festante al “Massimino” dove non saranno presenti i tifosi peloritani, per ragioni di sicurezza, inoltre dovrebbero decidere di non accedere allo stadio alcuni gruppi della tifoseria organizzata rossoazzurra in Curva Nord. Indipendentemente dal clima che si respirerà nell’impianto sportivo etneo, il Catania sarà costretto a pensare unicamente a vincere il derby per rialzare la testa.