CATANIA – Da qui al prossimo 18 maggio saranno giorni da fiato sospeso per i tifosi rossazzurri. Dopo la PEC inviata da parte del Comune di Catania al presidente della FIGC, Gabriele Gravina, si saprà se il calcio a Catania ripartirà quanto meno dalla serie D.
Negli ultimi giorni ed ore, comunque, sono girate anche voci di una possibile ripresa da un palcoscenico più basso, quello dell’Eccellenza. Una autentica follia per il valore del club e della città che rappresenta; anche i tifosi non ci stanno e sperano che queste siano solo voci. Anche perché l’ultima parola spetta alle norme federali, che prevedono di poter effettuare l’iscrizione ai Dilettanti post fondazione di una nuova società in linea coi parametri della FIGC.
I casi di Bari, Palermo e Modena
Le due compagini, rispettivamente nel 2018 e nel 2019, non riuscirono ad iscriversi al successivo campionato di Serie B, quindi ebbero la possibilità di poter ripartire dai dilettanti: tutto grazie a una nuova veste in piena applicazione della regola. Altro caso importante fu quello dell’esclusione del Modena nel 2017, molto simile a quello accaduto quest’anno ai rossazzurri, con i “canarini” esclusi a campionato in corso nel mese di novembre.
Il caso Modena va molto rimarcato, anche perché dal punto di vista giuridico si assistette ad un’estensione dell’art. 52 comma 10: trattandosi di club fallito e non semplicemente non ammesso.
Dunque, teoricamente, i tifosi e la piazza di Catania potrebbero sicuramente esseri sicuri di un posto nella prossima Serie D senza dubbi o stravolgimenti dell’ultimo momento.
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