CATANIA – Due grandi squadre per uno splendido match, con il Massimino pieno da sfondo. Catania-Matera è uno dei crocevia più importanti della stagione principalmente per i rossazzurri che con un’eventuale vittoria, potranno acquisire ulteriore fiducia nei propri mezzi e provare la scalata per il quinto posto ottenendo successi anche in trasferta.
Concentrarsi su questo avversario non è certo facile: come vi raccontavamo ieri, le statistiche per la squadra di Auteri sono strepitose ma fino a qui il Matera non ha mai sbancato Catania. Adesso, nel presente, è tutta un’altra storia. I lucani sono primi in classifica e non intendono fermarsi: a confermarci questo è stato Roberto Chito, di TuttoMatera.com, che abbiamo contattato per dare una chiave di lettura in più a questo big match in programma domani alle 20,45.
Il Matera arriverà a Catania con la convinzione di vincere? Sarà una gara difficile, certamente, ma Roberto ci dice che “ovviamente, le convinzioni del Matera sono quelle di sempre: vincere. Una formazione che come obiettivo ha quello della vittoria del campionato, nelle 38 partite dello stesso non può avere un obiettivo differente. Quella di Catania è una partita difficile, visto che gli etnei si sono rinforzati. Il Matera, però, come al solito, andrà in campo per poter sfornare la solita prestazione, cercando di imporre il proprio gioco, come in ogni occasione. Le consapevolezze sono sempre le stesse. I biancoazzurri hanno vinto anche a Lecce, dove finora nessuna ha portato a casa i tre punti”.
Auteri però deve far i conti con un’infermeria troppo piena: i centrocampisti Papini e Di Lorenzo, a cui si è aggiunto anche l’attaccante Infantino, non prenderanno parte alla trasferta di Catania. Il tecnico siciliano però riuscirà al 99% a recuperare Di Franco in difesa e soprattutto Negro, il goleador materano, in attacco. “La formazione è sempre un rebus” ci dice Roberto. “Sul modulo, non sembrano esserci dubbi: sarà il 3-4-3. Anche se Auteri, con l’arrivo dei nuovi acquisti potrebbe optare anche per un 3-5-2″.
E a proposito dei nuovi acquisti, tra cui Davide Bertoncini e Ciccio Salandria, Auteri si è pronunciato dicendo che non è facile integrarsi, anche perché lui “è un allenatore che non ama cambiare molto“. Quindi, dei nuovi, ci sarà qualcuno che avrà un’occasione dal primo minuto? “Bella domanda questa. Sicuramente avrà le idee chiare il tecnico Auteri. Però, i nuovi acquisti sono andati a completare una rosa troppo corta nella prima fase. Infatti, i biancoazzurri, da novembre hanno dovuto fronteggiare ad un’emergenza di ben sette giocatori infortunati, in una rosa di 21 elementi. Adesso, sono 27 i giocatori a disposizione di Auteri“.
Matera che punta principalmente ai suoi esterni e al tridente d’attacco, che ha messo a segno 25 reti ed è composto da Negro, Carretta e Strambelli. Gli esterni di centrocampo più positivi del 3-4-3 di Auteri sono invece Di Lorenzo e Casoli. Il primo, infortunatosi, ha lasciato spazio a Meola che sebbene sia un buon calciatore, è ad intermittenza. Gli esterni lucani danno velocità e sanno coprire bene, si sanno muovere in fase di non possesso ed offrono palloni invitanti ai tre davanti.
Qual è quindi il vero punto di forza del Matera? Quali invece i punti deboli e l’asso nella manica? “Il punto più forte è sicuramente il gioco e la sua qualità. Il Matera delle migliori giornate è davvero difficile da fermare. Centrocampo e attacco sono davvero dei reparti importanti. Di qualità ce n’è tanta. Forse, ma non tanto, il punto debole potrebbe essere il troppo sbilanciamento in avanti che garantisce il 3-4-3. In ogni caso, Auteri, da tecnico esperto qual è saprà imbrigliare al meglio la formazione etnea“.
Ricordiamoci però che di fronte ai lucani ci sarà un Catania formidabile in casa, dove soltanto l’Akragas è riuscita a vincere all’ultimo respiro. Con un mercato importante, tra l’altro, abbiamo chiesto a Roberto se c’è qualcuno dei giocatori rossazzurri che porterebbe al Matera e cosa la squadra biancoazzurra può temere della squadra etnea: “Credo che bisogna guardare soprattutto in casa propria. In questo momento, la classifica sta premiando un Matera che lotta per il vertice insieme a Foggia, Lecce e Juve Stabia. I biancoazzurri hanno dimostrato di poter avere un organico davvero importante per giocarsela alla pari. Perciò, dire quale giocatore potrebbe fare al caso dei biancoazzurri, credo che sia un po’ irrispettoso nei confronti dell’attuale squadra“.
“Ovviamente, – ha proseguito Roberto – in questa sessione invernale del mercato, il Catania è la squadra che si è rinforzata maggiormente. Non a caso, avere sugli esterni due giocatori come Mazzarani e Baldanzeddu è un lusso. In più, in attacco due attaccanti come Tavares e Pozzebon, in questa categoria possono fare la differenza. La difesa alla fine ha ritrovato Marchese. Una squadra che se avesse cominciato il campionato con questa rosa avrebbe sicuramente detto la propria per il vertice“.
E chiudiamo con un giudizio sul campionato disputato dal Catania finora: “Mi collego a quanto detto prima. Con questo organico, o meglio, dopo i rinforzi di gennaio, il Catania poteva sicuramente dire la propria. In questa prima fase di torneo, però, i rossazzurri mi hanno personalmente deluso molto. Soprattutto per quanto riguarda il gioco. Rigoli, a mio avviso, non è pronto per poter sedere su una panchina così importante. Secondo me il Catania con un tecnico più esperto, con un osso duro della categoria, poteva sicuramente avere qualche punto in più, oltre la penalizzazione, poteva lottare ancora per il vertice. Ora l’obiettivo è raggiungere il quinto posto: per Rigoli è una chance troppo ghiotta che a questo punto non può fallire”.
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