CATANIA – Un pezzo di storia del calcio italiano che se ne va. È morto all’età di 71 anni a causa di un male Pietro Anastasi, ex attaccante protagonista a suon di gol con le maglie di Juventus e Inter in Serie A e con quella della Nazionale a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Catanese di nascita, Pietro Anastasi mosse i suoi primi passi da calciatore professionista con addosso i colori della Massiminiana, società sportiva fondata dalla famiglia Massimino, proprietaria a più riprese del Calcio Catania.
Dopo aver disputato due stagioni su buoni livelli con il Varese, “Petru ‘u tuccu” – così era stato affettuosamente soprannominato da amici e conoscenti ai piedi dell’Etna – esplose definitivamente con la maglia della Juventus con la quale scese in campo 307 volte segnando 133 reti.
Durante la permanenza in bianconero, Anastasi divenne un simbolo di riscatto per i tanti meridionali che emigravano al nord Italia in cerca di fortuna. Fece parte, infatti, di quella Juventus “sudista” dove figuravano altri nomi di rilievo come Causio, Cuccureddu e Furino provenienti dal Mezzogiorno.
L’atleta siciliano si laureò inoltre campione d’Europa nel 1968 con la maglia della Nazionale italiana nel finora unico successo continentale della selezione azzurra. Rientrò nel discusso scambio di mercato tra Juventus e Inter che portò Roberto Boninsegna sotto la Mole.
In nerazzurro, il centravanti disputò due stagioni al di sotto delle aspettative e venne successivamente ceduto all’Ascoli prima di chiudere la carriera con gli svizzeri del Lugano.
Fonte foto: Wikipedia.it
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