CATANIA – Momenti di gioia pura vissuti ieri sera al Massimino perfino con vittoria finale, ma giusto per aggiungere la famosa ciliegina su una torta a forma di C. Ma che non sarebbe stata una gara come le altre, e una sera come le altre, si era compreso già alle 18. Difatti, ben due ore e mezza prima del fischio d’inizio, un fiume di tifosi, famiglie, bambini, invadevano le strade che conducevano al Massimino che in poco più di un’ora sarebbe stato riempito all’inverosimile.
L’ingresso in campo delle due formazioni da incorniciare, con la squadra avversaria, a cui va un nostro plauso, che si schierava ai lati per rendere gli onori alla vincitrice del torneo e con le due curve che s’illuminavano a festa. L’incontro e la vittoria con i due (bei) gol di Sarao e Rapisarda giusto per la cronaca e perché zucchero non guasta bevanda, ma è stato il dopo che ha innescano, scolpendole nella nostra memoria a lungo termine, brividi ed emozioni che vanno ben oltre la festa per la promozione.
Fuochi d’artificio, mega striscione in Curva Nord raffigurante l’Etna e gli Archi della Marina, passerella finale stile Champion League, sono stati tutti momenti dove si comprendeva a pelle che ieri sera si trattava solo del primo gradino di una scalinata, ripida per quanto vuoi, che ci condurrà verso ambite mete non racchiuse solo nell’approdo in categorie maggiori. Il progetto è ampio, reticolare e ramificato, forse anche troppo antesignato per una città gestita sempre da una politica del mordi e fuggi (a volte nel pieno senso di quest’ultimo temine), qui la visione è a lunga gittata, programmata con obiettivi definiti.
I 20.204 spettatori (in serie D!) non hanno festeggiato solo una promozione, ma le basi per un progetto di rilancio dove il volano sport dovrà essere la spinta propulsiva per Catania, la nostra Catania depauperata, oggi, da quel grado di civiltà che ieri sera ha piantato un seme che non sia solo una speranza.
“Riguardo la squadra – ci ribadisce Carra – tutti i giocatori sono stati funzionali al gruppo e così dovrà essere anche per il futuro. Bravi anche quelli che hanno giocato poco e non hanno mai creato problemi al gruppo mantenendo alto anche la voglia di vincere“.
Mentre alla domanda: da quanto tempo stavate già lavorando per la serie C?
La risposta è stata diretta, senza fronzoli: “Noi non abbiamo mai smesso di lavorare per il progetto che abbiamo in mente già da agosto dello scorso anno. Abbiamo, fin da allora, messo in essere e strutturato tutto ciò che occorrerà anche per le categorie superiori, c’è ancora tanto da fare, ma siamo partiti con le idee chiare lavorando già da subito per anticipare i tempi“.
E questi oltre ventimila spettatori saranno lo zoccolo duro su cui costruire questo futuro?
“Noi speriamo d’incrementare questa affluenza“.
Come?
“Con il lavoro, con la trasparenza, con la passione che ci mette il presidente in primis e a seguire noi tutti, perché la passione che è uscita stasera da questi ventimila significa che almeno ci sarebbero, potenzialmente, altri ventimila pronti ad aggiungersi“.
Quindi, sarebbe un vero peccato che si esaurisse tutto stasera?
“Esatto, non dovrà succedere“.
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