“Tre sull’altalena” spettacolo conclusivo della stagione del Teatro Stabile Mascalucia Mario Re

“Tre sull’altalena” spettacolo conclusivo della stagione del Teatro Stabile Mascalucia Mario Re

CATANIA – Ultimo appuntamento per l’applaudita stagione del Teatro Stabile Mascalucia Mario Re, diretto da Rita Re, con lo spettacolo “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari, la commedia più famosa e rappresentata dall’autore milanese.

Sabato 7 maggio, ore 18 e ore 21, e domenica 8 maggio, ore 18 sul palco del Teatro Mario Re, la regia di Irene Albergo darà vita al testo che Dario Fo definì una “macchina di straordinaria fattura“.

Un’affermata imprenditrice, interpretata da Rita Re, un capitano dei servizi segreti, impersonato da Andrea Zappalà, e un professore di filosofia, con il volto dell’attore Andrea Luca, si ritrovano per motivi differenti nello stesso luogo, un locale con tre diversi ingressi, all’interno del quale sono costretti a passare la notte.

I tre protagonisti -dichiara la regista Irene Albergo s’interrogheranno sulle ‘strane stranezze’ che accadono in quel “non luogo”, finemente disegnato dalla scenografia di Mario Rocca, nel quale i tre si ritrovano a vivere una situazione perturbante, sospesi come su un’altalena“.

Tutta la commedia, tradotta in ben 26 lingue in tutto il mondo, oscilla tra la ragione e l’assurdo, tra pensiero ed emozione, tra profondità e superficialità, tra paura e ironia per uno spettacolo brillante e coinvolgente, dai ritmi incalzanti, che non tralascia lo spazio per la riflessione e anche per qualche sorpresa.

Tutti gli spettatori – continua la regista – sono invitati a salire sulla nostra altalena per sollevare i piedi da terra, anche solo per un po’, e divertirci insieme in questo meraviglioso gioco che è il teatro”.

Lo spettacolo sarà anche l’occasione per conoscere alcune importanti novità – conclude Rita Resulla prossima stagione teatrale della compagnia, fresca vincitrice del prestigioso Premio Nazionale Fitalia nel 2020 e nel 2021, con un cartellone 2022/23 che sarà annunciato poco prima dell’apertura del sipario di questo omaggio a uno dei più importanti drammaturghi del nostro Novecento”.