Teatro Stabile Gravina in scena a Viagrande con “U’ Paraninfu” tra applausi e sold out

Teatro Stabile Gravina in scena a Viagrande con “U’ Paraninfu” tra applausi e sold out

VIAGRANDE – Non è rimasto libero nemmeno un posto a sedere, manco a pagarlo a peso d’oro e ci è sembrato di scorgere pure qualche spettatore in piedi.

Parliamo del successo del Teatro Stabile Gravina con “U’ Paraninfu” messo in scena al teatro Franco Battiato di Viagrande, location stracolma già mezz’ora prima di cominciare e così è rimasta fino agli applausi finali. Pertanto, i dieci attori, più il ragazzino Stefano Nicotra Jr, in un metaforico ringraziamento per la numerosa partecipazione, hanno dato fondo, ancor di più, alla loro più che decennale esperienza rendendo piacevole l’ennesima, afosa, serata di un’estata siciliana dura a mollare. Naturale conseguenza, risate ed applausi sono stati i due graditi supporti alla performance teatrale che afferiva all’immarcescibile copione di L. Capuana che non conosce l’usura del tempo del tempo e piace ad ogni rappresentazione.  

Una commedia brillante con molteplici, piccole, intriganti, vicende che s’intrecciano in uno storytelling tutto siciliano e che per ragioni di sintesi potremmo riassumere in tre momenti topici.

I dialoghi ilari, passionali, accesi, tra la cameriera “scimunita” e i suoi padroni, ma anche tra Don Pasquale Minnedda detto “U’ Paraninfu” (maresciallo in pensione con la passione di fare “accasare” nubili e scapoli in una Sicilia all’alba del ventesimo secolo) e sua moglie per continuare con le liti con i suoi “ex clienti” un tantino buggerati.  

E qui più di un plauso va a Marzia Fiume (la moglie), Giulia Guardo (la cameriera Antonia), Maria Rosa Iudica (Donna Tina),   Stefano Nicotra (Don Angelo) per aver giocato i propri ruoli interpetrandoli nella loro originale essenza. Franco Torrisi? A che serve ripetersi nell’ennesimo bravo davvero…

Secondo momento ritroviamo i dialoghi tra U’ Paraninfiu con le sorelle Matamè dove usare il termine esilarante è il più semplice eufemismo che ci viene in mente. Se poi metti in scena due attrici come Graziella Filocamo (Vennira) comica nel suo DNA e Graziella Sangiorgio (Rica) ecclettica per antonomasia adattabile ad ogni ruolo, e tra di loro quell’uragano di esperienza di Maria Iuvara (‘Za Nina), in una delle scenette più famose… con loro ha acquisito quel quid in più da sbellicarsi dalle risate!

Ma è nell’altro momento dove, per l’ennesima volta, la commedia s’invola in direzione della ilarità più “casereccia” con lo scherzo di Calenna e Alessi ai danni del povero Don Pasquale. E qui sfondiamo più di una porta aperta con Pippo Barone e Marco Lombardo che hanno fatto a gara per superarsi in bravura. Pippo, oltre la sua innata verve comica, non ha resistito a mettere in essere anche i suoi proverbiali scioglilingua che hanno prodotto più di un bravo urlato dal pubblico.

Ma non è stato per nulla da meno Marco Lombardo che ha tenuto testa senza perdere un sol colpo nel seguire l’indomito Calenna. E in questi tre momenti più dinamici della commedia, hanno fatto da perno i due “malcapitati” clienti del Paraninfo come il Professore e il tenente Rossi con, rispettivamente, Pippo Di Maura e Alessandro Mazza: entrambi sembravano un tutt’uno nei rispettivi ruoli. 

Come prima estiva si è andati oltre ogni più rosea aspettativa, davvero il comune di Viagrande ha visto lungo puntando su un cavallo vincente come il Teatro Stabile Gravina in una scelta azzeccatissima con un pubblico rimasto più che soddisfatto e… se sono rose… Ci si rivede il 14 settembre a Piano Tavola, stavolta ospiti del Comune di Camporotondo Etneo