CATANIA – La campagna girgentana, i suoni della guerra, la memoria uditiva di un passato ricco di suggestioni mai sopite. Tra prosa e musica, “La vita che mi diedi” di Luigi Pirandello è lo spettacolo proposto a Catania dalla compagnia Muse per la sezione catanese del Festival I ART diretta da Giovanni Anfuso. Un percorso tra le novelle del drammaturgo agrigentino in programma al Castello Ursino giovedì 30 e venerdì 31 luglio (ore 21) e sabato 1 agosto a Misterbianco (Stabilimento di Monaco), alle ore 21,30. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Diretto da Turi Giordano sarà un cast tutto siciliano, sia nella parte drammaturgica che in quella musicale. In scena, due protagonisti d’eccezione come Francesco Foti ed Emanuela Muni, saranno affiancati da: Davide Sbrogiò, Eleonora Sicurella e Raffaella Bella. Le scene i e costumi sono di Riccardo Cappello, mentre le musiche curate da Alberto Alibrandi saranno eseguite dal vivo da Samyr Guarrera al sax e Giovanni Valastro al flauto.
Spiega il regista Turi Giordano: “Si tratta di un percorso unico all’interno della produzione novellistica di Pirandello. Una galleria di personaggi pirandelliani che interagiranno tra loro e con gli spettatori, all’interno di una “scenografia sonora” che include tutti, spettatori e performer, e farà loro riscoprire il grande patrimonio immateriale che è appunto fatto di suoni, rumori, e stimolazioni uditive che vanno dalla campagna girgentana, da cui lo stesso Pirandello ha preso spunto, ai suoni/rumori della guerra. Un percorso performativo che ha posto il senso dell’udito al centro della sua azione, e che della memoria uditiva ne ha fatto, ad un tempo, punto di partenza e di arrivo, ambientazione sonora, parola e memoria”.
“La vita che mi diedi” è uno degli appuntamenti del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari connesso all’omonimo progetto comunitario che, ideato e diretto da I World, vede capofila il Comune di Catania.