CATANIA – Sabato scorso, il pubblico del Palazzo della Cultura di Catania si è alzato in piedi per applaudire Ascanio Celestini, autore, regista e interprete dello spettacolo “Radio Clandestina” presentato nella rassegna Nuovi Confini del Summer Fest. La performance ha riscosso grande successo, aggiungendosi ai venticinque anni di successi della rassegna.
Celestini ha dichiarato: “Quello della seconda guerra mondiale non è un capitolo chiuso perché non ci sono stati processi, quindi non c’è stata né Giustizia né Verità. In Teatro possiamo condividere queste memorie che ci stanno a cuore con tante persone”.
Il direttore artistico Giovanni Anfuso ha aggiunto: “È stato un meraviglioso momento di riflessione e arricchimento. Il Teatro serve a conservare la memoria, a diffonderla e a creare futuro”.
Celestini ha espresso grande soddisfazione per l’accoglienza ricevuta: “Sono molto contento per com’è andato questo spettacolo, al quale sono molto legato, poiché lo porto in scena dal 2000, quando la storia narrata sembrava già un capitolo chiuso. Ma non era così, come dimostra il fatto che continuo a rappresentarlo fino a oggi”.
“Radio Clandestina” ha debuttato nel 2000 presso l’ex carcere nazista di Roma, oggi Museo della Liberazione, ed è prodotto da Fabbrica e distribuito da Mismaonda. Lo spettacolo racconta il massacro delle Fosse Ardeatine, in cui 335 italiani furono uccisi dai nazisti. L’idea dello spettacolo è nata dal suggerimento di Mario Martone a Celestini di partire dal libro di Alessandro Portelli “L’Ordine è già stato eseguito” che descrive l’attacco di dieci partigiani a un gruppo di tedeschi in Via Rasella, seguito dal massacro dei civili.
Celestini ha sottolineato che la Seconda Guerra Mondiale è un capitolo ancora aperto, poiché molte delle persone coinvolte nelle leggi razziali e nella guerra mantennero posizioni di potere anche dopo la fine del conflitto. Ha aggiunto: “Non ci sono stati processi, quindi non c’è stata né Giustizia né Verità. Se non possiamo ottenere la verità dai processi, almeno cerchiamo di ricostruirla attraverso la Storia e la condivisione della memoria. Il Teatro è uno dei luoghi in cui è possibile condividere queste memorie”.
Giovanni Anfuso, direttore artistico insieme a Nello Toscano, ha espresso soddisfazione per l’accoglienza calorosa ricevuta da “Radio Clandestina” e ha manifestato felicità per il ritorno di Ascanio Celestini a Catania. Ha aggiunto: “Il Teatro serve a conservare la memoria, a diffonderla e a creare futuro”.
Lo spettacolo “Radio Clandestina” ha aperto la rassegna Nuovi Confini, che include altri tre appuntamenti musicali: il 7 agosto con Dado Moroni e la sua ensemble in “Itamela,” il 18 agosto con Roberto Gatto e il suo quintetto in “Time and Life,” e il 3 settembre con Javier Girotto, Dino Rubino, Nello Toscano e Beppe Tringali in una performance jazz.
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