Spettacoli

“Rinaldo, Ginevra e l’aspra legge di Scozia” conclude la rassegna dedicata all’Opera dei pupi rappresentata dai Fratelli Napoli

CATANIA – Sul palco del teatro Machiavelli, in collaborazione con l’Università di Catania, la fondazione Lamberto Puggelli, l’associazione Ingresso Libero e il museo internazionale delle Marionette di Antonio Pasqualino di Palermo, la Marionettistica dei Fratelli Napoli, sabato 25, ore 21, e domenica 26 maggio, ore 18, metterà in scena su copione ariostesco elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli la storia di “Rinaldo, Ginevra e l’aspra legge di Scozia”.

L’intricata storia della principessa Ginevra di Scozia innamorata ed amata dal bel cavaliere italiano Ariodante e del perfido primo ministro Polinesso ideatore del terribile intrigo di sangue e dolore sventato dall’arrivo provvidenziale di Rinaldo – racconta Fiorenzo Napoli, parlatore e portavoce della Compagnia – viene narrata nei canti IV, V, e VI del Furioso ed è una delle più belle serate di intrattenimento dell’Opira catanese rappresentata anche singolarmente come serata per famiglie”.

Tutti i personaggi dell’episodio s’impongono per il notevole spessore psicologico dei caratteri ed erano, ieri come oggi, un importane banco di prova per i parlatori. Da ricordare l’immortale e storica interpretazione di Italia Chiesa Napoli e Biagio Sgroi con le loro parlate e l’allestimento scenotecnico dell’incontro notturno al chiaro di luna e la ricostruzione del lussureggiante giardino da cui nasceva l’intrigo di Polinesso e della sua amante Dalinda per far condannare Ginevra a morte realizzati da Sebastiano Zappalà e Natale Napoli e ora rielaborati dagli eredi.

Il momento sicuramente più entusiasmante dell’intero spettacolo – continua Fiorenzo Napoli – è senza dubbio quello in cui Rinaldo dopo aver attraversato la Manica per chiedere aiuto contro Agramante, dopo aver appreso la verità da Dalinda, corre a salvare Ginevra da morte sicura e interrompere il duello tra Lurcanio e il misterioso cavaliere nero difensore della principessa che altri non è che Ariodante che aveva creduto all’amata e non a Polinesso smascherato da Rinaldo”.

Uno spettacolo in cui l’amore trionfa sul male esaltando i valori e gli ideali tipici dell’opera dei pupi da sempre tramandata da generazione in generazione.

Elisa Guccione

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Elisa Guccione
Tag: Catania Teatro

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