Il re della musica popolare siciliana al Ma: arriva Brigantony

CATANIA – Torna l’appuntamento con il No Ordinary Sunday e questa volta con il re della musica popolare di Sicilia, il maestro Brigantony, il cantante popolare siciliano più cliccato sul web la cui musica spazia dalla tarantella siciliana (“Tarantella erotica”, “Tarantella cumannata”) al rock (“Nannu rock”, “U vinu sicilianu”), alla dance anni Ottanta e Novanta (“Semu fuiuti frischi”), dal rap (“Opa’cche bellu ‘u cinima”) al pop, alla latino-americano fino al blues.

Domani tutto questo al Ma Musica Arte, in via Vela a Catania.

Le sue canzoni hanno venduto milioni di copie e sono tradotte in più lingue per i siciliani emigrati all’estero. Antonino Caponnetto, in arte Brigantony, è amato dai fan di ogni generazione.

Così racconta com’è cominciata la sua carriera: “Siccome ero amante della musica rock, ho preso la chitarra e ho cominciato a fare degli accordi.

Per incidere il primo disco Brigantony è emigrato in Belgio dove ha fatto il muratore. A 22 anni è arrivato il primo grande successo: la canzone “Amaru a cu si marita”. Dietro la satira delle sue creature, che rispecchiano la vita comune, c’è un velo di romanticismo e malinconia per il tempo che passa, come in “Bedda” o “Carusidda siciliana”, perché lui canta la propria terra, ma con gli occhi di chi per molti anni l’ha amata da lontano.

Durante la serata in Birreria si esibirà “La strana coppia”: Alessandro Falcione (chitarra) e Francesco Russo (pianoforte), canto libero sul palco più “luppolato” della città accompagnati da due musicisti scatenati e irresponsabili.

Per lo spazio d’arte si inaugura alle 19 la mostra “Suoni visibili” del pittore Nunzio Papotto che potrà essere visitata ogni giorno, escluso il lunedì, dalle 20 alle 24, fino all’11 aprile.

Tutto diventa “opera” sotto le sue mani, influenzate e ispirate da quelli che lui definisce i suoi maestri, Picasso, Dubuffet, Pasolini, col quale ha avuto l’onore di trascorrere un paio di giorni e di apprezzarne la vera essenza e il suo amico e mentore Cesare D’angelo. La musica, la pittura, la letteratura, agli occhi di Nunzio Papotto non hanno nessun confine, non esiste genere; con quella naturalezza che lo caratterizza potrebbe dipingere, suonare o scrivere: lui vive al centro. La sua forza creativa è contagiosa.