CATANIA – Si è svolta domenica scorsa, nella piazza principale di Camporotondo Etneo, la prima “Camporrida, cu nesci
arrinesci” ovvero, “dilettanti allo sbaraglio”. Un originale déjà-vu, se ci permettete l’apparente contraddizione, che ha allietato un’afosa serata camporotondese. Difatti, la sua originalità la si può racchiudere nella simpatica novità dell’evento all’interno delle varie iniziative proposte nel paese etneo nell’arco degli ultimi anni, però… cogliendo forza in un format datato e conosciutissimo, ma che ancora oggi non stanca per la varietà e simpatia di artisti in gara e soprattutto nella sua ingestibile imprevedibilità.
E così anche stavolta non è venuta meno una (bella) sorpresa come quella che… di “dilettanti allo sbaraglio” non si è vista nemmeno l’ombra. Anzi… possiamo affermare che se non eravamo di fronte a dei veri professionisti, per qualcuno poco ci è mancato. Bravi tutti con, ovviamente, un malcelato disappunto di chi aveva con sé campanacci, originali fischietti, trombe, tamburelli, tutti leciti e immancabili strumenti di disturbo così come tradizione vuole in questo ludico contesto.
Artisti che si sono esibiti in variegate performance: dal canoro alla poesia, transitando dalla pièce teatrale fino alle acrobazie in bici. L’inappellabile verdetto della qualificata giuria ha dichiarato vincitrice la bella voce di Piera Longo che ha coraggiosamente interpretato un brano della diva canora italiana per antonomasia: Mina.
Ma, moralmente, c’è stato anche un altro vincitore: il numeroso pubblico che ha affollato la piazza decretando il vero successo della manifestazione. Pubblico che non ha mai fatto mancare la sua empatica partecipazione quasi sentendosi, anche fosse per un solo attimo, trascinato a ritroso, grazie a quella macchina del tempo chiamata memoria, alla originale Corrida di Corrado. Non è stato proprio così? Che importa, ugualmente ci si è divertiti e tanto, con la presidente di giuria la cabarettista Concetta Lazzaro anch’essa mattatrice della serata con i suoi esilaranti interventi sul palco.
I saluti finale del Sindaco che ha fortemente creduto in questa scommessa, e di tutta l’amministrazione che ha supportato questa sua “folle” idea, la premiazione in pompa magna con l’instancabile anchorman Emanuele Bettino, hanno chiuso in bellezza la prima edizione della Camporrida.
Lecito dubbio: si rifarà? Chiedetelo ai camporotondesi…
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