Patrizzia di Savì Manna. Storia di una sensation seeker

CATANIA – Ritorna a grande richiesta a ZO Centro Culture Contemporanee domenica 29 novembre Patrizzia – La vera storia di una sensation seeker, l’ultimo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Savì Manna e prodotto dall’associazione Leggende Metropolitane.

Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania per le tematiche storico-sociali a cui si fa riferimento, e aderisce a Latitudini, rete siciliana di drammaturgia contemporanea.

Chi è Patrizzia? Una cinquantenne che per tirare avanti lavora nell’affollato e chiassoso mercato catanese della Pescheria ma negli occhi la luce di chi nella vita ha fatto ben altro.

Seduta, mentre la notte si rischiara alle prime luci dell’alba, nel buio che ancora aleggia nel soggiorno di casa, seduta, sulla sua poltrona nera, Patrizzia racconta la sua storia, la sua vita eccezionale: li chiamano sensation seeker, cercatori di sensazioni, uomini e donne dipendenti da stimoli intensi ed esperienze estreme che possano assicurargli adrenalina pura. Patrizzia, come una moderna sirena, ammalia chi si ferma un attimo ad ascoltarla, cantando le vicende della sua vita avventurosa nell’unica lingua da lei conosciuta, il dialetto catanese:U me restinu ié siggnatu. Iè nuddu mi po’ ddari abbentu, tutti sa fanu a’ lagga ri mia iè hanu centu voti raggiuni a farisilla a’ lagga ri mia. ‘A verità ié ca jù ri intra sugnu china china ri medda. Chissa ié ‘a verità” Patrizzia. 

La vera storia di una sensation seeker è il racconto lucido di una passione verso il proibito e della disperata ricerca di un quotidiano sempre sopra le righe. Contro ogni retorica e conformismo.

Con Patrizzia Savì Manna prosegue la sua ricerca attoriale e linguistica. Dopo Lupo, Sheet e Importante, molto importante l’attenzione ancora una volta è posta su un personaggio ai margini della società, metafora di una terra ai margini dell’Occidente. In questa indagine sulle sfumature più nascoste e contraddittorie dell’umano, il ricorso al dialetto non è mai mezzo di rappresentazione realistica e conservatrice, bensì possibilità di espressione immediata e immaginifica capace di trasformare la realtà in astrazione leggendaria.

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Savì Manna è attore, drammaturgo e regista catanese. Inizia il suo percorso artistico con la compagnia di artisti di strada I Baternù. Per anni collabora con la Bottega Cartura con cui ha prodotto e realizzato diversi spettacoli di teatro di figura. Nel 2005  l’incontro con il drammaturgo, regista e attore Carmelo Vassallo con cui mette in scena Donna Nedda e Lupo. Nel 2009 debutta come autore con lo spettacolo Turi Marionetta da lui interamente scritto, diretto e interpretato, che ad oggi vanta quasi cinquanta repliche in tutto il mondo. Nel 2012 scrive e dirige la pièce teatrale Importante, molto importante. La trilogia, un’opera sulla incomunicabilità tra i due sessi. Diretto dalla regista Alessandra Pescetta il primo capitolo della suddetta trilogia diventa un corto cinematografico che vince numerosissimi premi in festival internazionali. Nel 2014 interpreta Ulisse in Ogni qualvolta levo gli occhi da un libro uno spettacolo di Claudio Collovà che ha debuttato al Festival Internazionale delle Orestiadi di Gibellina.