CATANIA – Si ride, tanto e di gusto, ma allo stesso tempo si riflette sul rapporto padre e figlio e sulla condizione della donna, relegata al ruolo di madre e moglie per essere ben accetta dalla società, nel divertente primo appuntamento della stagione del Teatro Musco “Don Gesualdo e la ballerina” di Santi Savarino per la regia di Antonello Capodici, in scena fino al 17 novembre.
La messa in scena, introdotta da Salvo Saitta nel ruolo dell’amico di famiglia e narratore degli eventi, è uno spaccato della Sicilia del secolo scorso con i suoi pregiudizi sociali e i tanti luoghi comuni su cui il teatro siciliano di tradizione ha scritto pagine importanti che hanno imbastito le basi della nostra storia del teatro.
Nel ruolo di Don Gesualdo, interpretato prima da Angelo Musco e successivamente da Turi Ferro, un gigantesco e superlativo Gino Astorina che con la tipica liscia catanese diverte, commuove e allo stesso tempo spinge lo spettatore a riflettere sul concetto di famiglia sfatando il mito del padre-padrone siciliano che nella bella rappresentazione di Capodici è l’espressione dell’amore familiare più alto.
L’intera storia si può collegare al ciclo delle cosiddette “commedie continentali” di Martoglio o di Capuana i cui protagonisti maschili sono irretiti dal fascino di giovani ed audaci canzonettiste e dalla magnificenza di Roma che cambia irrimediabilmente il pensiero di tutti i signorotti siciliani che ne vivono i privilegi e le opportunità.
Tanti i momenti esilaranti, premiati giustamente con generosi applausi, durante tutta la storia soprattutto quelli tra l’eclettico Gino Astorina e il bravo Eduardo Saitta, nel ruolo dell’ingenuo amico Pepè, i quali insieme ricordano e chiaramente omaggiano Totò e Peppino De Felippo, anche nell’abbigliamento come quando partono dalla Sicilia per cercare di salvare il figlio Ciccino dalla “malafemmina” Pepita del Sol, una ballerina esotica, che in questa rivisitazione della commedia di Savarino, interpretata da Verdiana Barbagallo, darà la vera lezione di vita a tutta la famiglia di Don Gesualdo e al giovane rampollo siciliano di lei innamorato interpretato da un convincente Alberto Abbadessa.
Completano il cast un’ottima Lucia Debora Chiaia, la moglie apparentemente sottomessa di Don Gesualdo che in realtà decide le sorti della famiglia, la spumeggiante Viviana Toscano, nel ruolo di una delle figlie da marito del padre di famiglia insieme alle giocose sorelle interpretate da Maria Chiara Pappalardo, Elena Melardi ed Eleonora Musumeci fidata governante della soubrette.