CATANIA – Se un buon debutto doveva essere, per la Compagnia del Teatro Stabile Gravina, di meglio non si poteva sperare con un sold out che fa sempre piacere registrare.
Commedia complessa “Casa Campagna” e non solo per il numero di attori, bene dieci, che si sono intersecati in un ginepraio di trame tra piccanti equivoci, ordinarie problematiche famigliari, amori contrastati, eredità attese e “ricatti” per… nobili scopi. Ai cinefili incalliti, la trama iniziale non poteva non ricordare il film “Arrangiatevi” di Bolognini con Totò e Peppino De Filippo, almeno nell’idea di base dell’equivoco di una ex “casa chiusa” affittata a una famiglia perbene.
Spassosa idea che, man mano, andava perdendosi nelle diverse vicende che si accavallavano quasi senza soluzione di continuità, vicende che spesso sembravano che ognuna vivesse di vita propria, e solo la bravura di non pochi navigati attori del Teatro Stabile Gravina alla fine ha prevalso su qualche, disseminata, difficoltà iniziale, soprattutto nel tenere alto il ritmo dei numerosi, intrigati, dialoghi così come strutturati da copione.
Sì, perché nonostante qualche “inciampo” nel primo atto, qualche decibel di troppo nelle entrate e un dialogo a soggetto, alla fine dei tre atti il bilancio è stato positivo con un buon apprezzamento del pubblico riscontrabile da numerose risate e un fragoroso applauso finale, rinvigorito da più di un “urlato” bravo. Tutto ciò a riprova che anche stavolta Franco Torrisi e la sua Compagnia hanno centrato il gradimento degli spettatori che, davvero, hanno trascorso oltre due ore in quella spensieratezza che solo l’antica arte teatrale sa donare.