CATANIA – Applausi, battute ironiche e tanta voglia di lavorare divertendosi questo il clima dell’inaugurazione di “Spazio Fluido” la nuova sede della scuola di formazione teatrale “Extra/Ordinaria” dell’Associazione “La Casa di Creta-Teatro Argentum Potabile”, diretta in coppia da Antonella Caldarella e Steve Cable, i quali dai microfoni di una sala gremita e partecipe hanno dato il benvenuto a giornalisti, fotografi, allievi e curiosi spiegando i nuovi corsi di teatro in inglese e in italiano che si aggiungono alle attività didattiche della Sala Roots, punto di riferimento nella realtà teatrale catanese da cinque anni.
“I nostri corsi sono aperti a tutti coloro che hanno voglia di sperimentare e confrontarsi in un gruppo – dichiarano i due attori e registi professionisti con un curriculum ventennale alle spalle – dove ognuno potrà tirare fuori le proprie abilità creative, espressive, senza paura di essere giudicato, perché la nostra diversità che ci rende unici è una ricchezza inestimabile”.
I laboratori sono suddivisi per età e scelte tematiche, anche se – come hanno affermato all’unisono Caldarella e Cable – non esiste un vero limite d’età per accedere ai corsi. Tre gli indirizzi: “Extra/Ordinaria”, scuola di formazione teatrale dai 16 ai 25 anni; “Act Now teatro e laboratori in inglese” condotto da Steve Cable dai 13 ai 60 anni; “Viaggi e laboratori teatrali in italiano” condotti da Antonella Caldarella dagli 8 anni in poi.
“In un momento di crisi come quello che sta attraversando oggi il teatro – aggiunge Steve Cable, nato a Bristol ma cittadino catanese dal 1994 – spendersi attivamente per la cultura del palcoscenico e dare vita ad una nuova struttura oltre quella storica di via Borrello significa non arrendersi ma mantenere ben salde le radici della tradizione teatrale, dando forma concreta alle richieste di un pubblico sempre più esigente”.
Un dialogo non una semplice presentazione, ma una serata spettacolo ricca di diversi momenti di esibizioni degli allievi di tutte le età per dare il via a questo nuovo anno di studio e unire arte, preparazione, creatività e impegno in nome di quel luogo sacro e magico che è il palcoscenico, il più bel “gioco” che l’uomo conosca da millenni e da cui è rimasto e rimarrà sempre affascinato.