Il “Drammaturgido” dai sei personaggi di Pirandello al dramma umano della solitudine

Il “Drammaturgido” dai sei personaggi di Pirandello al dramma umano della solitudine

CATANIA – Nella corte del Castello Ursino sabato 28 agosto, ore 21, per la rassegna del Centro Magma, diretta da Salvo Nicotra, andrà in scena lo spettacolo “Il Drammaturgido” scritto e diretto da Antonio Caruso con l’aiuto regia di Donatella Marù e le musiche di Beethoven.

Il primo dei tre spettacoli in programma interpretato dall’attore Antonio Starrantino, dove il protagonista sente il bisogno, la necessità di raccontarsi agli altri e quindi di esistere.

Tutto inizia con un’introduzione che altro non è se non la versione riveduta e scorretta della lettera con cui Pirandello introduce i ‘sei personaggi in cerca d’autore’ – spiega il regista dello spettacolo andato in scena la prima volta nel 2002 e trasformatosi nell’attuale versione nel 2013 – dove al posto della servetta svelta e graziosa ‘Fantasia’ troviamo una serva grassa e lenta ‘Afasia’, per una parodia dei sei personaggi pirandelliani con addosso un dramma doloroso e ed estremamente vivo, appunto turgido“.

Sul palcoscenico appariranno a turno alcuni personaggi, che rimproverano il loro autore di averli creati e vivranno solo per la durata della messa in scena e non per l’eternità.

Antonio Starrantino con la sua naturale vis comica ed una forte comunicazione gestuale ed introspettiva è pronto ad interpretare ben 14 personaggi differenti – continua Caruso – diventando uno per tutti e tutti in uno in modo da rendere vivi i loro drammi e le loro passioni in preda alla solitudine umana di cui l’attore solo sul palcoscenico ne diventa simbolo“.

Diversi caratteri e diverse anime come un pizzaiolo che si spaccia per killer, un uomo nato invisibile, un attore di prosa costretto ad accettare ruoli umilianti, una prostituta che sogna due uomini battersi a duello per lei, l’amante di una cubista, una signora particolare, e tanti altri accomunati dal difetto principale di essere stati creati dall’autore sotto un’ispirazione dettata dai malesseri della società di oggi e quindi più veri di certe figure partorite dai “media” e da situazioni presenti nel nostro asociale quotidiano.