Al Gatto Blu “Soggetti smarriti”: gag, satira e allegria

Al Gatto Blu “Soggetti smarriti”: gag, satira e allegria

CATANIA – Tra dialetto catanese, limitato a poche battute, comprensibile anche per gli spettatori non siciliani, rispolverando le tradizioni culturali della Sicilia, trionfa per la rassegna teatrale Prima di prima a cura de “Il gattoblu” nella sala Harpago, lo spettacolo Soggetti smarriti. L’appuntamento ha visto protagonisti i padroni di casa, ovvero la compagnia Gatto Blu con uno spettacolare e mitico Gino Astorina, direttore artistico della rassegna, affiancato da un atteso e brillante Luciano Messina con un flessuoso e ironico Nuccio Morabito, l’applaudita comicità di Pippo Marziale, completato dalla giovane divertente e applaudita Francesca Agate.

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Si apre lo scenario con i “ragazzacci” e un sorprendente Astorina che gioca attraverso gag e freddure. A dirigere questa orchestra è un pezzo di attualità e satira politica da Crocetta al calendario della Pirelli, non manca il sindaco di Catania. Fanno riassaporare agli spettatori anche i vecchi profumi siciliani, con la fantasia nella cucina, l’elogio all’”appigghiata” quando resta il cibo più del dovuto nella “pignata”. Non manca l’ironia alla dieta e fare palestra, jogging né il sarcasmo sul matrimonio, la madre che dà il figlio alla nuora in comodato d’uso… tutto ornato tra doppi sensi ed equivoci.

Come sempre la compagnia si rivolge e colloquia con il pubblico e così si susseguono le situazioni comiche e semiserie, suscitando un primo assaggio di lunghi applausi. Et voila un milione di posti per lavoratori, ma dove li trovi i giovani che lavorano e si alzano alle 7 del mattino? Il caleidoscopio di trovate continua con gag fra Stretto, Ponte e Casino … ma dove stanno i trasporti pubblici? e il Catania sport non poteva mancare a coronare la serata dell’ufficio targato Soggetti Smarriti.

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Ogni comico anima con la mano un pupazzo di stoffa che lo raffigura, è il nostro Io parlante che traduce a voce alta il pensiero del suo proprietario: un’idea brillante la trovata dei puppit, realizzati dai ragazzi scenografi di Salerno, che mettono a nudo i personaggi e apprezzati notevolmente dal pubblico.

Lella Battiato