CATANIA – Debutto scoppiettante e ripetuti applausi a scena aperta per “Luna di miele con tua moglie”, spettacolo inaugurale della cinquantesima stagione teatrale dei Saitta in scena fino al 5 novembre al teatro Piscator. La penna di Eduardo Saitta ripropone, in occasione delle nozze d’oro con il teatro, a distanza di dodici anni dal primo debutto, il riadattamento di “’Na matassa ‘mbrugliata” testo del 1884 di Eduardo Scarpetta in chiave moderna con riferimenti alla nostra quotidianità come gli smartphone, WhatsApp e i social in cui equivoci, paradossi e situazioni al limite del possibile danno vita ad una storia senza tempo che con piccoli accorgimenti diverte ed entusiasma lo spettatore moderno.
Un’amante ferita ed abbandonata (Eleonora Musumeci) dopo l’ennesima finta promessa di matrimonio, scopre che il suo amato Felice (Eduardo Saitta), chiaro il riferimento al personaggio principe del teatro napoletano Felice Sciosciammocca, uno sfaticato il cui unico scopo è correre appresso alle donne, sta per sposarsi con un’altra (Angela Stallone) dalla solida posizione economica figlia di due rampanti ed eclettici genitori interpretati con grinta da Salvo e Katy Saitta e un amico fedele (Massimo Procopio) disposto a tutto pur di reggere il gioco al neo sposo ed aiutarlo ad uscire indenne da questo groviglio di bugie arricchite dalla presenza di uno zio (Agatino Ferlito) allergico al matrimonio perché troppo provato dalle tre precedenti disastrose esperienze coniugali e un altro zio siculo brasiliano (Aldo Mangiù) che vuole accasare il migliore amico dello sposo con una ragazza dalla discutibile bellezza ma dal luccicante conto in banca, nonostante il nipote giochi a fare il don Giovanni con l’avvenente Matilde (Viviana Toscano) promettendogli un futuro da star sono i protagonisti dell’intricata e rocambolesca storia.
Sorpresa positiva dello spettacolo Aldo Mangiù che nel ruolo dello zio brasiliano con indosso abiti sgargianti e folta chioma corvina abbandona i ruoli impostati che di solito interpreta ma accenna passi di samba in un caos volutamente architettato dall’attenta regia di Eduardo Saitta protagonista indiscusso dell’intelligente riadattamento.
L’operazione di Eduardo Saitta di realizzare una storia accattivante in cui ci si può facilmente riconoscere, perché racconta una realtà seppur esasperata dall’ilarità dei dialoghi, dalle assurde bugie e dalle gag dal ritmo frenetico e coinvolgente, supera senza timore ogni possibile confronto con il testo originale regalando due ore di sano divertimento premiate da fragorosi applausi del pubblico con l’obiettivo ben riuscito di riportare i giovani a teatro.