ChiaraLuce Fiorito è Maria in “Storia di una Capinera”

ChiaraLuce Fiorito è Maria in “Storia di una Capinera”

Amore, disagio mentale e incomunicabilità sociale sono gli elementi fondamentali su cui si basa la pièce, ispirata al celebre romanzo epistolare di Verga “Storia di una Capinera”, dal titolo “Amore che ti strugge chiamalo pazzia- la notte insonne di una piccola capinera” di e con ChiaraLuce Fiorito.

Una messa in scena prodotta dalla “Compagnia Rebetiko Produzioni“, per la rassegna “Contemporaneo sensibile” del Comune di San Gregorio, che andrà in scena mercoledì 30 ottobre, alle ore 21, sul palco dell’Auditorium Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Portare in scena Storia di una Capinera, già rappresentata alle Verghiane 2024, ha una valenza di forte impatto sociale per l’analisi psicologica della figura di Maria, la giovane protagonista – dichiara l’attrice Chiaraluce Fiorito, che sul palco sarà accompagnata dall’arpa di Paola Buscemi -, che tra il sogno e la veglia si confessa rivivendo e rivelando in uno stato febbrile la struggente passione amorosa anticamera di una follia di stati d’animo fino ad allora mai conosciuti per poi abbandonarsi nella dolce gioia dell’amata e odiata pazzia che né il mondo né la sua famiglia le perdoneranno la colpa di amare al punto di tarparle le ali come una piccola capinera in gabbia”.

Una versione inedita e contemporanea che offrirà – come ha spiegato l’attrice – diversi momenti di riflessioni ed opportunità per sensibilizzare la società ad una giusta educazione emotiva ed affettiva.