“Che fine ha fatto la poesia?”, l’ultimo spettacolo teatrale del giovane regista catanese Samuele Carcagnolo

“Che fine ha fatto la poesia?”, l’ultimo spettacolo teatrale del giovane regista catanese Samuele Carcagnolo

CATANIA – “Che fine ha fatto la poesia?”, è l’ultimo spettacolo teatrale di Samuele Carcagnolo, giovane regista teatrale catanese promotore, tra tanti successi, di un teatro critico e impegnato, semplice e reale, che narri dei luoghi mai detti, dei soggetti lasciati in un angolo del mondo, che diffonda non la speranza che questo mondo si può cambiare, ma la certezza e la volontà di farlo. Un teatro, insomma, che sia di denuncia e di parte, limpido e che non si cristallizzi, ma che si apra a tutti, che sia popolare e non guardi al profitto, che si ponga su una dimensione politica, che sia strumento rivoluzionario.

Samuele, dopo anni di successi con gli spettacoli “Sogna ragazzo”, “La rivoluzione che verrà” e “Esistenzialmente”, e con le vittorie di concorsi letterari con i racconti “L’amore esiste, il mio amore esiste” e “Mia madre. Una donna”, ha intrapreso un percorso volto alla scoperta del significato e del valore, nella contemporaneità, della poesia.

L’esito di anni di lavoro è lo spettacolo “Che fine ha fatto la poesia?”, un viaggio negli anfratti più reconditi della coscienza poetica, sviscerata attraverso un’esistenza drammatica in cui arte, amore, memoria e psicologia si intrecciano al fine di rinvenire il senso e la funzione, sociale e individuale, della scrittura in versi.

“Che fine ha fatto la poesia?” è anche un’opera collettiva, messa in piedi attraverso la campagna #missionespettacolo, a sottolineare la
concezione artistica di fondo che anima il giovane regista, cresciuto con l’ambizione di rifiutare qualsiasi compromesso e qualsivoglia mercificazione della propria arte.

Il primo passo verso la realizzazione dell’opera si è svolto questo fine settimana con le audizioni per il corpo di ballo e già in queste settimane prenderanno il via i lavori tra l’entusiasmo dei diretti interessati e dei sostenitori di Samuele Carcagnolo e dell’arte dal basso in generale.