Al centro Zo va in scena Patrizzia, la vera storia di una sensation seeker

Al centro Zo va in scena Patrizzia, la vera storia di una sensation seeker

CATANIA – In prima assoluta a ZO Centro Culture Contemporanee dal 29 al 31 maggio Patrizzia – La vera storia di una sensation seeker, l’ultimo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Savì Manna e prodotto dall’associazione Leggende Metropolitane.

Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania per le tematiche storico-sociali a cui si fa riferimento, e aderisce a Latitudini, rete siciliana di drammaturgia contemporanea. Catania. Patrizzia ha 50 anni e lavora in pescheria.

Patrizzia oggi per campare vende il pesce, ma non ha fatto sempre questo nella vita. Alle prime luci dell’alba, seduta su una poltrona nera nell’intimità della sua casa, prende vita il racconto della sua storia eccezionale.

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Li chiamano sensation seeker, cercatori di sensazioni, uomini e donne dipendenti da stimoli intensi ed esperienze estreme che possano assicurargli adrenalina pura. Patrizzia, moderna sirena, ammalia chi la ascolta cantando le vicende della sua vita avventurosa nell’unica lingua da lei conosciuta, il dialetto catanese.

“U me restinu ié siggnatu. Iè nuddu mi po’ ddari abbentu, tutti sa fanu a’ lagga ri mia iè hanu centu voti raggiuni a farisilla a’ lagga ri mia. ‘A verità ié ca jù ri intra sugnu china china ri medda. Chissa ié ‘a verità” Patrizzia.

La vera storia di una sensation seeker è il racconto lucido di una passione verso il proibito e della disperata ricerca di un quotidiano sempre sopra le righe. Contro ogni retorica e conformismo. Con Patrizzia Savì Manna prosegue la sua ricerca attoriale e linguistica.

Dopo Lupo e Sheet,  l’attenzione ancora una volta è posta su un personaggio ai margini della società, metafora di una terra ai margini dell’Occidente. In questa indagine sulle sfumature più nascoste e contraddittorie dell’umano, il ricorso al dialetto non è mai mezzo di rappresentazione realistica e conservatrice, bensì possibilità di espressione immediata e immaginifica capace di trasformare la realtà in astrazione leggendaria.

Savì Manna è attore, drammaturgo e regista catanese. Inizia il suo percorso artistico con la compagnia di artisti di strada I Baternù. Per anni collabora con la Bottega Cartura con cui ha prodotto e realizzato diversi spettacoli di teatro di figura.

Al 2005 risale l’incontro con il drammaturgo, regista e attore Carmelo Vassallo con cui mette in Donna Nedda e Lupo. Nel 2009 debutta come autore con lo spettacolo Turi Marionetta, da lui interamente scritto, diretto e interpretato, che ad oggi vanta quasi cinquanta repliche in tutto il mondo. Nel 2012 scrive e dirige la pièce teatrale Importante, molto importante.

La trilogia, un’opera sulla incomunicabilità tra i due sessi. Diretto dalla regista Alessandra Pescetta il primo capitolo della suddetta trilogia diventa un corto cinematografico che vince numerosissimi premi in festival internazionali. Nel 2014 interpreta Ulisse in Ogni qualvolta levo gli occhi da un libro, uno spettacolo di Claudio Collovà che ha debuttato al Festival Internazionale delle Orestiadi di Gibellina.