Catania, in “Acqua cheta” trionfo dei sentimenti

Catania, in “Acqua cheta” trionfo dei sentimenti

CATANIA – Intrighi amorosi, passioni velatamente celate, stratagemmi per conquistare il cuore dell’amata, il tutto incastonato in un delizioso affresco d’epoca ambientato nella campagna della Toscana. Si è aperto con l’operetta “L’acqua cheta” di Augusto Novelli il cartellone di cinque spettacoli allestito dall’associazione culturale Wookstock al teatro Ambasciatori di Catania. Protagonista sul palcoscenico la compagnia Allegra Operetta di Lucca, con il soprano Cosetta Gigli a ricoprire il ruolo di punta di diamante della messinscena. La Gigli, che ha curato anche la regia dello spettacolo, si è con la consueta disinvoltura disimpegnata nel ruolo dell’austera (solo in apparenza) Anita, affiancata dall’altro soprano Sissy Raffaelli che ha ben interpretato il ruolo della disincantata e civettuola sorella Ida.

Il quadretto familiare è stato completato da Giuseppe Lencioni, nei panni del padre Ulisse, e da Paola Simonetti, nel ruolo della madre Rosa. A vivacizzare ancor di più la trama sono stati il baritono comico Dante Franceschini (il divertente Stinchi dalla battuta sempre pronta), il tenore Luca Giannecchini (Cecco, l’amato di Anita), l’attrice Monica Puccetti nel doppio ruolo della pettegola Sora Serafina e di un invadente giornalista, Giuseppe Bartoli, sulla scena Alfredo, l’innamorato di Ida, e nei panni di un avvocato.

L’accompagnamento musicale è stato ben orchestrato da Simona Gemignani, al pianoforte, e da Diana Gaci Scaletti al violino.

Il groviglio di intese amorose, contrastato dai genitori delle due fanciulle, vede alla fine trionfare i sentimenti degli spasimanti e il ritorno della serenità nell’ambiente familiare, consacrata durante la festa di paese dalla “Rificolona”, momento corale conclusivo di forte impatto spettacolare e visivo.