Catania, Guia Jelo “bisbetica domata”

Catania, Guia Jelo “bisbetica domata”

CATANIA – Andrà in scena al Teatro Brancati di Catania, a partire da giovedì 10 dicembre, “La bisbetica domata” con protagonista l’attrice Guia Jelo, per la regia di Turi Giordano. 

Guia Jelo

Sul palco, inoltre, protagonisti saranno anche Filippo Brazzaventre, Agostino Zumbo, Giuseppe Bisicchia, Fabio Costanzo, Angelo D’Agosta, Lucia Fossi, Massimo Giustolisi, Monia Manzo, Daniela Ragonese, Giovanni Rizzuti.

Lo spettacolo e il testo dell’opera sono caratterizzati dalla separazione in due parti ben distinte: la prima racconta l’inganno di un Lord ai danni dell’ubriacone Cristopher Sly a cui si fa credere di essere stato addormentato per anni e che poi lo si costringe ad assistere ad una rappresentazione di attori girovaghi; la seconda invece è la conseguente rappresentazione teatrale che sviluppa il tema della bisbetica Caterina che poi viene domata dal caparbio Petruccio. 

Una sorta, dunque, di “teatro nel teatro” prendendo spunto dal tipico modello shakesperiano dove tutto è finto (anche la recitazione) con lo scopo di far assaporare l’arte rappresentativa dei tempi passati. 

L’autore inglese in questa commedia, dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile, svelandoci sia i segreti della vita coniugale sia quelli del matrimonio di convenienza contrapponendo l’amore corrisposto di Lucenzio per Bianca a quello d’interesse di Petruccio per Caterina.

Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata, ma prepotente, alla fine mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente.

Ovviamente oggi  i metodi usati da Petruccio per “domare” la bisbetica sarebbero considerati degli abusi, ma all’epoca fornirono un ricco divertimento al pubblico.

In questa nuova e nostrana versione la vicenda rimarrà pressochè identica, però cambierà, e di molto, lo spirito con cui viene affrontata, anche perché siamo nel XXI secolo e non più in quel 1594 anno in cui andò in scena per la prima volta la commedia scritta da William Shakespeare intitolata “The Taming of the Shrew”.