CATANIA – La Compagnia Buio in Sala, fondata dagli attori e registi Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia, conclude l’applaudita rassegna “Sguardi” con “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams decidendo di affrontare e mettersi in gioco su uno dei testi più difficili ed importanti dell’autore americano.
Sul palco di “Spazio Bis”, la nuova ed accogliente sala teatrale all’interno dei locali della scuola d’arte Buio in Sala, negli spazi dell’istituto Leonardo Da Vinci, Ketty Governali nel ruolo che sul grande schermo fu di Katherine Hepburn interpreta con estrema bravura la tirannica zia Violet che con estrema e convincente determinazione si pone l’obiettivo di far tacere la nipote, interpretata da una brava e vulcanica Chiara Tron, nel ruolo che fu di Elizabeth Taylor, su ciò che in realtà accadde l’estate scorsa al cugino Sebastian.
In una scenografia visionaria, realizzata da Martina Ciresi e Stefano Privitera, che ricrea il lussureggiante giardino tropicale descritto nel testo di Williams e visto nel film del 1959 e oggi palcoscenico del tragico epilogo, l’intero ed affiatato cast, diretto magistralmente da Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia, si scontra in una drammatica battaglia psicologica.
Rispetto al film la velata denuncia sociale omofobica di un’America fintamente perbenista e paranoica costruita attorno ad una censura che vuole mettere a tacere le paranoie della nostra società la regia scioglie molte elucubrazioni mentali del periodo storico in cui il testo è stato scritto lasciando intatta l’intera atmosfera gotica e a tratti decadente in cui si svolge tutta la storia, che attraverso l’interpretazione di Daniele Virzì nel ruolo dello psichiatra, che sul grande schermo fu di Montgomery Clift, in uno dei “gentili sconosciuti” del teatro di Tennessee Williams, a fare in modo che Katherine possa raccontare quello che è veramente successo.
Un adattamento teatrale complesso, in cui si rincorrono motivi di carattere morale e sociale dove l’intera storia ancora oggi, purtroppo, molto attuale si muove su un naturalismo e un realismo a forte valenza simbolica che trovano la loro massima espressione nella forza evocativa dell’interpretazione del cast, che vede in scena anche le attrici Giovanna Sesto e Silvana D’Anca e i giovani Andrea Luvarà Daniele Caruso e Maria Rita Di Mauro, guidato da una regia illuminata che non può non conquistare applausi a scena aperta da parte del numeroso pubblico presente in tutte le sere di programmazione.