CATANIA – “Tutti i miei brani nascono come una valvola di sfogo”. Lo ha dichiarato Alessandro Spina, durante l’incontro con la stampa, dai microfoni dell’area summer di Metropolis DJ Point di Ubaldo Ferrini.
Un excursus a 360 gradi quello fatto da Spina che ha ripercorso le tappe importanti che lo hanno portato fin qui: dalla musica alla radio, dal cinema alla fiction. Tutti elementi che hanno creato il personaggio che conosciamo adesso, il quale ha saputo coniugare la passione per la musica con quella per la vita, che viene sempre e comunque esaltata ed elogiata nelle sue rappresentazioni artistiche.
“Non accetto le imitazioni gratuite, – ha continuato Spina – il plagio facile solo per fare successo. A me è capitato con un musicista olandese che ha ripreso una mia idea: da lì è partito il progetto dell’Antiplagio dance supportato dal mix di Gianfranco Comis con le protagoniste femminili Manuela Mazzeo e Romina Montalbano”.
Con il sorriso sulle labbra Alessandro Spina, conosciuto come l’artista con la coppola, racconta anche i suoi sogni e le sue aspirazioni: “Voglio poter esprimere il mio pensiero in musica, poter far giungere le mie idee agli altri ed è questo il successo più grande che posso augurarmi: senza presunzione, perché nessuno è perfetto, ma con la speranza che qualcosa di buono possa essere fatto”.
Non a caso la frase della maglietta che Spina indossa per la conferenza: “Ringrazio sempre perché tutto non ci è dovuto”.
Lo showman ha anche annunciato che è stato contattato dal programma Mediaset “Tu sì que vales” per partecipare alla prossima stagione autunnale dello show con Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. Proprio con quest’ultimo Spina ha avuto uno scontro quando nel 2011 partecipò a “Italia’s Got Talent” per una forte critica ricevuta dal produttore musicale.
Ripercorrendo gli inizi della sua carriera, Spina ha ricordato che il momento di cambiamento è arrivato nel 2005 quando – oppresso da un lavoro troppo stretto – ha deciso di evadere: “Creare, comporre, esprimere quello che ho dentro attraverso la musica è per me vitale, un modo per prendere il largo da una vita a volte limitata da un lavoro troppo monotono”.
“La musica è terapia e mi ha permesso anche di andare avanti nei momenti bui e di affrontare le difficoltà come quando ero all’Università. I limiti, però, sono diventati i miei punti di forza e su questo costruisco la mia carriera consapevole che con la mia simpatia e l’improvvisazione – ha concluso Spina – posso conquistare il mio pubblico”.
Elisa Guccione