CATANIA – All’istituto “De Felice-Olivetti” il nuovo anno scolastico è ripartito giorno 13 settembre. La Dirigente Ing. Anna De Francesco, per l’occasione, ha accolto studenti e genitori delle classi prime nell’ampio cortile dello storico edificio di Piazza Roma.
Caduta l’imposizione delle mascherine e del distanziamento, si torna alla normalità guardando gli studenti negli occhi, cogliendo i loro stati d’animo, con l’auspicio di un anno che rimetta al centro dell’attenzione la socialità.
La scuola in questi ultimi due anni ha dovuto privilegiare l’emergenza sanitaria, ora recupera la propria vocazione, infatti, come ha sostenuto la Dirigente, l’istituto De Felice-Olivetti è la scuola dell’accoglienza e dell’inclusione, capace di valorizzare e orientare le attitudini di ciascuno, attraverso un dialogo costante e costruttivo con gli studenti, le famiglie e il territorio.
In questi anni l’istituto ha arricchito la propria offerta formativa cogliendo le trasformazioni in atto nella società, in tal senso le parole chiave della programmazione didattica degli indirizzi della sezione tecnica sono innovazione, economia digitale, economia eco-sostenibile, turismo sostenibile ed enogastronomico.
Un profondo rinnovamento ha investito anche la sezione professionale dove sono stati inseriti nuovi profili, dal consulente CAF, all’amministratore di condominio, ai due indirizzi operatore del benessere, acconciatore ed estetista.
Una scuola viva è in continua trasformazione. L’anno concluso ne è stata una prova, come testimoniano le numerose iniziative portate avanti dall’istituto De Felice-Olivetti, tra cui il progetto “Adottiamo Piazza Roma” che proseguirà anche in questo anno scolastico con una serie di attività finalizzate alla valorizzazione della storica piazza Roma su cui si affaccia proprio l’istituto.
L’anno appena iniziato vedrà al lavoro tutti, impegnati nel rispetto delle regole, per migliorare la propria vita individuale e collettiva.
Gli studenti attraverso il loro impegno sono chiamati ad arricchire e affinare le proprie competenze per costruire la futura identità professionale e, allo stesso tempo, partecipare alla costruzione e alla valorizzazione del bene comune.
Le parole della Dirigente