CATANIA – Avrebbe stipulato e poi tentato di rinnovare un contratto di manutenzione sulla base di un cottimo fiduciario, oltre che provveduto al rinnovo di due contratti dirigenziali a tempo determinato.
A poco più di 6 mesi dalla revoca dell’incarico di direttore generale dell’Università di Catania ai danni del dott. Lucio Maggio, giunge la notizia dell’atto di ordinanza per il suo reintegro.
La decisione è stata assunta dal Tribunale di Catania ritenendosi non gravi le irregolarità contestate.
“Prendiamo atto dell’ordinanza sul reintegro di Maggio, ma andiamo avanti con serenità per migliorare l’Ateneo” sono queste le parole del rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro che ha tenuto a precisare come “la vicenda non sia in alcun modo riconducibile a presunte questioni di carattere personale riguardanti il rapporto tra il rettore e il direttore generale”.
Nonostante la validità dell’ordinanza del 18 novembre, la contestazione riguarda la assunta non gravità delle irregolarità, in quanto si ritiene che il giudice debba eseguire un approfondimento.
Pertanto ha aggiunto il rettore Pignataro, “l’Università, come di consueto in queste circostanze, attende le valutazioni che saranno effettuate dalla difesa tecnica dell’Avvocatura distrettuale dello Stato”, il tutto nell’ottica di proseguire un percorso volto al miglioramento dell’ateneo”.