CATANIA – Il prof. Daniele Malfitana, ordinario di Metodologia della ricerca archeologica al Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania, è il nuovo presidente della Scuola Superiore di Catania. Il docente vanta esperienze gestionali di portata nazionale in strutture complesse maturate prima con la direzione dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr (2011-2019) ed oggi con il ruolo ricoperto al Ministero della Cultura di presidente del Comitato tecnico scientifico per l’Archeologia e di componente del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici, organi consultivi del Ministro. Nel mese scorso è stato nominato nuovo direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania per il quadriennio 2021-2025.
La designazione del prof. Malfitana è stata comunicata dal rettore Francesco Priolo nel corso di un incontro che si è tenuto ieri nella sede della Scuola Superiore di Catania, la residenza “Villa San Saverio”, alla presenza di una nutrita rappresentanza dei quasi cento allievi e dello staff amministrativo della struttura d’eccellenza.
Alla breve cerimonia sono intervenuti anche la prorettrice Vania Patanè, i coordinatori delle Classi delle discipline scientifiche, Giuseppe Angilella, e umanistiche, Adriana Di Stefano, e la coordinatrice amministrativa della “scuola” Elvira Cardillo.
“Ringrazio di cuore, a nome mio personale e di tutto l’Ateneo, la prof.ssa Maria Rosaria Maugeri per quanto fatto negli ultimi mesi nonostante l’emergenza pandemica – ha esordito il rettore Francesco Priolo, ricordando le numerose iniziative realizzate –. Adesso il testimone passa al prof. Malfitana da sempre legato alla “scuola”, dove ha già svolto il ruolo di tutor di numerosi nostri allievi, con la certezza che darà un importante contributo per raggiungere nuovi obiettivi e realizzare nuove iniziative di eccellenza nel post-laurea, incrementando le opportunità occupazionali per gli allievi anche nella nostra regione”.
Una sfida che il neo-presidente è pronto a raccogliere evidenziando che “il gioco di squadra di tutte le componenti sarà fondamentale per la crescita di questa prestigiosa scuola d’eccellenza“. Nel ringraziare per la fiducia da parte della governance dell’ateneo, il prof. Daniele Malfitana ha sottolineato la volontà di “proseguire lungo la strada tracciata dall’attuale rettore, fino a qualche anno fa past-presidente della struttura d’eccellenza” e in particolare di voler “offrire un aiuto e sostegno concreto ai giovani allievi della scuola d’eccellenza al fine di realizzare i loro sogni e le loro aspettative”. “Dobbiamo ripartire tutti da questa fase pandemica e sfruttare tutte le opportunità messe a disposizione come, ad esempio, il Pnrr e soprattutto provare a creare un ‘ecosistema’ con un’ampia disseminazione dei saperi e delle conoscenze tra gli allievi superando l’antica contrapposizione tra i campi umanistici e scientifici”.
La Scuola Superiore di Catania
La Scuola Superiore di Catania è un centro di alta formazione dell’Università di Catania nata nel 1998 con l’obiettivo di selezionare i migliori giovani ed offrire loro un percorso di studio che prevede attività di approfondimento, ricerca e sperimentazione. La missione della Scuola Superiore è di favorire il precoce avvio all’attività di ricerca di giovani meritevoli e, in questa prospettiva, persegue il fine di sviluppare la cultura, la ricerca scientifica e l’innovazione attraverso l’offerta di percorsi di formazione innovativi e altamente qualificati a livello universitario e post-universitario, attraverso la valorizzazione, il trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie al contesto esterno e la promozione di una comunità scientifica aperta alla crescita culturale e al libero confronto sociale anche mediante la residenzialità e la gratuità dei servizi.
L’offerta didattica della Scuola, rivolta a 90 allievi, completa ed integra gli studi universitari degli allievi ordinari con corsi aggiuntivi, cicli seminariali, laboratori, attività di stage in istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali e con la collaborazione a progetti di ricerca in aziende private e in enti pubblici.