Una festa di accoglienza per l’Arcivescovo: la scuola I.C.S. “I.Calvino” di Catania si fa comunità di pace e fraternità

Una festa di accoglienza per l’Arcivescovo: la scuola I.C.S. “I.Calvino” di Catania si fa comunità di pace e fraternità

CATANIA – Nell’I.C.S. “I.Calvino” guidata dal Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Impellizzeri, il 26 novembre scorso, si è vissuta una giornata intensa e ricca di emozione in occasione della visita dell’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna, accolto dall’intera comunità scolastica con grande entusiasmo. L’incontro ha rappresentato un momento speciale di condivisione, dove parole di pace, fraternità e speranza si sono intrecciate con gesti di accoglienza e profonde testimonianze educative.

L’Arcivescovo è stato accolto sulle note della canzoneBenvenuto” di Laura Pausini, scelta come simbolo di apertura, gioia e calore umano. Successivamente, ogni ordine di scuola – dall’infanzia alla primaria, fino alla secondaria di primo grado – ha omaggiato l’ospite con doni realizzati in classe dagli studenti, sotto la guida attenta e creativa dei docenti.

Le esibizioni canore e teatrali, curate con grande impegno, hanno offerto spunti di riflessione sui valori cristiani e umani, trasmettendo messaggi di solidarietà, rispetto e speranza. Il coro dei bambini della primaria ha emozionato il pubblico intonando canti poetici e profondi, carichi di speranza per il futuro.

L’incontro è stato animato e guidato dal professore di Religione, Alessandro Rapisarda, che con sensibilità e competenza ha accompagnato gli studenti in un percorso di bellezza e umanità, condiviso e supportato dal lavoro di tutti i docenti dei vari plessi e da tutto il personale scolastico che ha contribuito enormemente alla buona riuscita.

La platea, infatti, composta dagli alunni e docenti dei tre plessi della scuola, ha seguito con attenzione e partecipazione. L’Arcivescovo ha espresso sincero apprezzamento per la preparazione degli studenti, elogiando la vitalità e l’impegno della scuola, capace di formare uomini e donne del futuro con senso civico, responsabilità e profondi valori e ha ringraziato anche le famiglie per il loro impegno educativo.

Tra i doni consegnati, ha suscitato particolare interesse un cartellone ispirato al celebre “I Care” di Don Lorenzo Milani, a testimonianza dell’importanza della cura, dell’interesse e dell’appartenenza nella formazione educativa.

Particolarmente significativo il lavoro artistico dedicato a Sant’Agata come giovane studente contemporanea, realizzato interamente dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria con la tecnica dell’acrilico su tavola, sotto la guida della prof.ssa Anna Benintende. Un omaggio che unisce tradizione, fede e creatività giovanile.

Momento toccante è stata anche la poesia recitata in dialetto dalla maestra Letizia Gori, che ha affrontato con sensibilità il tema della violenza di genere, ribadendo che “L’amuri non avi pattruni”, un forte messaggio contro ogni forma di sopraffazione e possesso.

Una performance teatrale della scuola secondaria dal titolo “Mi chiamo Agata” , sotto la guida della Prof.ssa Platania Venerina, ha attualizzato Sant’Agata come una studentessa odierna che cerca di far comprendere ai compagni che la difesa dei valori di giustizia e di libertà sono un dovere e un’esigenza dell’essere umano.

La giornata si è conclusa con l’intervista all’Arcivescovo condotta dalla redazione giornalistica studentesca “FuoriClasse”, durante la quale il prelato si è mostrato disponibile e cordiale, rispondendo con simpatia alle domande dei ragazzi.

È stato davvero un incontro fecondo e costruttivo, che ha arricchito l’intera comunità scolastica, lasciando un messaggio concreto di pace, dialogo e speranza, da custodire e vivere ogni giorno.

Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Patrizia D’Amico

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