CATANIA – Due classi del liceo Spedalieri di Catania, la 3C e la 3E, insieme con le docenti, Prof.sse A.E. Orofino e M.F. Florio, hanno partecipato il 27 aprile scorso in Auditorium a un incontro con gli studenti e le studentesse di una scuola greca in visita a Catania, il Gymnasio Neas Kydonias, accompagnati dai docenti e da autorità locali del distretto di Xania (Creta).
Esperienza entusiasmante
L’esperienza è stata per tutti entusiasmante oltre ogni aspettativa: Creta e la Sicilia, isole belle e accoglienti, hanno suggellato un patto di fraterna amicizia.
I Cretesi hanno portato sorrisi aperti, parole semplici e schiette, doni, gesti calorosi e ritmi di un fascino antico ma ancora presente e vivo; e gli studenti catanesi hanno ricambiato con la stessa gioia negli occhi, abbandonando subito la maschera della formalità e familiarizzando con rapida intesa, facendo scoprire anche agli adulti forse quanto sia facile comunicare, se si ha voglia di aprirsi all’altro con curiosità.
È stato un confronto di culture sui temi dell’architettura teatrale e urbanistica nella civiltà cretese e nelle colonie greche della Sicilia orientale.
Amicizia e condivisione
Ma è stata soprattutto un’emozionante giornata di amicizia e di condivisione di specialità culinarie (la focaccia di cauliceddi, la Vasilopita, i cannolicchi alla ricotta, e ogni genere di dolciumi): una vera festa di musiche e di danze greche tradizionali, in un’atmosfera di serena cordialità. Mediatore linguistico e musicale dell’incontro è stato il Prof. Carmelo Siciliano, Presidente dell’Associazione culturale Filellenia ed esperto di musiche greche tradizionali, la cui presenza è stata fondamentale per una più autentica e profonda comprensione reciproca. Ha accolto i graditi ospiti la Vicepreside, Prof.ssa Carmen D’Antonio, che ha portato i saluti della D.S., Prof.ssa Brigida Morsellino.
Tre ore di una condivisione sincera, che era venuta meno negli anni della pandemia e che i nostri allievi desideravano da tanto tempo, per riscoprire legami e scambi culturali e umani ora finalmente possibili; e, con la speranza di un futuro non catastrofico per il genere umano e per il nostro pianeta, sulle note famose di “Volare” dell’immenso Domenico Modugno, intonate da un coro di voci giovani e fresche sui passi di un improvvisato sirtaki, è stato dato il saluto agli ospiti stranieri: sognando Creta, fin d’ora.
Articolo redatto in collaborazione con la Prof.ssa Maria Fabiola Florio