Un giardino delle Giuste e dei Giusti per l’I.C.S. “Italo Calvino” di Catania

CATANIA – Per l’I.C.S. “Italo Calvino” di Catania, guidato dal Dirigente Scolastico Prof. Impellizzeri Salvatore, aderire al progettoUn Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”, è stato un vero impegno civile, di giustizia ed educativo per tutti gli studenti.

Il Progetto, indetto dalla Fnism-Catania (Federazione Nazionale Insegnanti della Scuola), in coorganizzazione con il Comune di Catania, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, ai centri di formazione e di Cultura, giunto quest’anno alla sua nona edizione, consente di poter dedicare un giardino scolastico o in altri luoghi della città, attraverso la piantumazione di alberi, a donne e uomini che si sono distinti nella loro vita per l’impegno a difendere la vita e a resistere alle ingiustizie.

L’Istituto da quest’anno ha intrapreso, in continuità con la primaria, la sperimentazione Outdoor Education, indirizzando gli studenti ad un’educazione all’aperto ed “in natura”, di sostenibilità e laboratoriale, ma anche di impegno civico per tutti i percorsi curriculari, i progetti e le esperienze svolte dagli studenti. Quest’anno si è voluto fortemente creare, all’interno del giardino scolastico, uno spazio dedicato all’impegno responsabile che consente di onorare le donne e gli uomini che in ogni parte del mondo hanno aiutato le vittime dei genocidi, delle persecuzioni, dei regimi totalitari o che anche in tempi moderni, abbiano con il loro impegno e spesso anche con il sacrificio della loro vita, contribuito a rendere migliore il mondo in cui hanno vissuto, anche attraverso la disobbedienza civile a leggi ingiuste.

Il “Giardino delle giuste e dei giusti” insegna agli studenti a riconoscere la bellezza della persona giusta, a distinguere il bene dal male e mostra che ogni essere umano, esercitando anche il più piccolo spazio di libertà, ha la possibilità di diventare un argine nei confronti delle ingiustizie o dei crimini contro l’umanità, in difesa di un alto ideale di dignità umana. Il progetto che s’ispira al Giardino dei Giusti tra le nazioni creato nel 1960, presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme, promuove fra i giovani “la cultura della parità e della memoria riconoscente, valorizzando e facendo emergere storie ed il contributo offerto dalle donne giuste e dagli uomini giusti alla costruzione di un mondo di Libertà, Pace, Uguaglianza, Giustizia e Inclusione, Sorellanza e Fratellanza”.

Non basta commemorare la Shoah e ricordare le vittime di tutte le guerre, occorre guardare agli esempi positivi nella storia e ridare loro una nuova vita, una nuova possibilità di parlare di sé ed essere segni visibili, proprio nel luogo educativo per eccellenza.

Attraverso una pianta che genera nuove foglie e frutti, si rinnova l’esempio da seguire, perché è di questo che hanno bisogno gli studenti perché imparino l’importanza di scegliere le azioni giuste.

Gli studenti quest’anno hanno scelto di commemorare Irena Sendler, infermiera polacca che salvò circa 2.500 bambini ebrei dai campi di concentramento, cambiano i nomi e trasferendoli presso famiglie Cattoliche e Calogero Marrone, un siciliano di Favara che, trasferito a Varese collaborò con la Resistenza e, in quanto responsabile dell’ufficio anagrafe, attraverso la falsificazione di documenti, aiutò tantissimi ebrei a scappare in Svizzera.

Le piantumazioni degli alberi d’ulivo sono avvenute attraverso la guida delle Prof.sse Marianna Martorana e Annamaria Buda insieme con le classi 1B e 1C.

 

Oltre alla piantumazione di un ulivo è stata prodotta una targa plastificata e un’opera collettiva in pietra, guidati della Prof.ssa di Arte Anna Marisa Benintende, su cui hanno lavorato tutti insieme, scrivendo i nomi di Irena e Calogero. Il 15 marzo è stato inaugurato il giardino, attraverso il taglio del nastro, la lettura e riflessioni guidate dalla Prof.ssa Patrizia D’Amico e la condivisione con tutti i genitori.

Il Dirigente, le classi e i docenti saranno invitati il 19 aprile per la manifestazione conclusiva, in cui le scuole aderenti si incontreranno, presso il Palazzo della Cultura a Catania.

Chi salva una vita salva il mondo intero“, sia sempre il messaggio più potente da incidere nel cuore.

Redazione

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