CATANIA – Mercoledì 7 maggio 2025, l’Istituto Comprensivo “Cavour” di Catania ha ospitato un’importante tavola rotonda dal titolo “Denuncia e legalità: l’impegno per una società più giusta”, rivolta alle classi terze e inserita nel percorso di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
L’iniziativa, voluta dalla Dirigente Scolastica prof.ssa M.G. Capodicasa e organizzata dalle referenti, prof.sse A. Petrosino e L. Isaia, ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti delle istituzioni e della società civile: il presidente dell’Associazione Nazionale Antimafia “A. Agosta”, ing. C. La Rosa; il presidente del Rotary Club “Catania Europa Etica e Legalità”, avv. F. Mauceri; il Sostituto Procuratore della Repubblica dott. F. Aliotta e il Maggiore dei Carabinieri di Piazza Dante, A.P. Mitrione.
Ad aprire i lavori è stata la Dirigente Capodicasa, sottolineando l’importanza di offrire agli studenti occasioni di dialogo diretto con le forze istituzionali e sociali: “La scuola è e deve essere un presidio di legalità. Solo costruendo sinergie con il territorio possiamo formare cittadini consapevoli e responsabili”.
Il tema centrale dell’incontro ha ruotato attorno al concetto di legalità non come imposizione esterna, ma come valore profondamente legato alla giustizia, alla convivenza civile e al rispetto di sé e degli altri.
Grande impatto ha avuto il video di apertura, realizzato dall’Associazione “A. Agosta” in memoria di un maresciallo vittima della mafia, che ha toccato nel profondo gli animi dei presenti. Il messaggio conclusivo è stato chiaro: educare alla legalità è il primo passo per non sbagliare strada.
Il dott. F. Aliotta, Sostituto Procuratore della Repubblica, ha parlato ai ragazzi con esempi tratti dalla cronaca giudiziaria, mostrando in modo concreto le conseguenze, anche penali, di comportamenti spesso sottovalutati, soprattutto tra coetanei.
Il Maggiore Mitrione, nel suo intervento, ha invece posto l’attenzione sull’importanza della partecipazione attiva e del coraggio civile: “L’indifferenza verso i crimini è una delle forme più pericolose di complicità. Serve fiducia nelle istituzioni e nella legge, perché solo così possiamo opporci davvero all’illegalità”.
Gli interventi, caratterizzati da un linguaggio chiaro e diretto, hanno stimolato un vivace confronto con gli studenti, che hanno posto domande, espresso dubbi e condiviso riflessioni, dimostrando sensibilità e spirito critico.
Nonostante la giovane età, i ragazzi e le ragazze hanno manifestato la volontà di contribuire attivamente a un futuro più giusto, in cui la legalità non sia un concetto astratto ma una guida concreta per la vita quotidiana.
L’incontro si è concluso tra applausi e riconoscimenti, lasciando nei cuori dei partecipanti un messaggio forte: la legalità si costruisce ogni giorno, a partire dai piccoli gesti e dal coraggio di scegliere il bene comune.