Studenti e lavoro, utilità e necessità: le storie di Giovanni e Mary

Studenti e lavoro, utilità e necessità: le storie di Giovanni e Mary

CATANIA – Studio e lavoro: due attività che spesso vanno a braccetto.

Sono ormai tanti i giovani che intraprendono gli studi universitari e contemporaneamente lavorano. Oggi sono sempre più i neodiplomati che decidono di iscriversi all’università per cercare di costruirsi un futuro migliore.

In un periodo come quello che stiamo attraversando, in cui le prospettive di un futuro roseo e prosperoso sono sempre meno, la carriera accademica sembra essere un buon rifugio per tentare un giorno di avere successo e di primeggiare nell’ambito lavorativo desiderato.

Al contempo, però, la crisi economica e la corsa a trovare il prima possibile un’occupazione, costringe alcuni studenti ad accostarsi, prima ancora di concludere il percorso universitario, al mondo lavorativo.

Sono diversi i motivi che spingono gli studenti a iniziare a lavorare. Giovanni, 27enne catanese, laureato in ingegneria meccanica e attualmente iscritto al corso di laurea magistrale, ha cominciato a lavorare due anni fa nell’azienda dove ha svolto il tirocinio durante la triennale e con la quale ha collaborato per la stesura della sua tesi di laurea.

“Tutt’ora sto proprio lavorando alla realizzazione del progetto della tesi – dichiara Giovanni -. In particolare mi sto occupando della progettazione di pezzi meccanici tramite i software di CAD (Computer Aided Design). Mi sento davvero fortunato ad avere avuto questa opportunità che, non solo mi permette di guadagnare qualcosa per mantenermi gli studi, ma mi consente anche di poter applicare alla “pratica” le conoscenze acquisite durante gli studi “teorici”, dato che, ahimè, l’università spesso trascura questo importante passaggio”.

Ovviamente questo ha inciso sui ritmi di vita che aveva prima, perché i momenti di svago si sono ridotti e a volte si trova costretto a studiare anche di sera e nei festivi, ma sicuramente sono sacrifici che si riveleranno utili per il futuro. Anche se ha meno tempo, però, la voglia di studiare non manca, ma anzi è ancora più invogliato ad andare avanti con più decisione e passione.

“Lavorare nel proprio ambito di studio è utile, oltre che soddisfacente, perché ti aiuta meglio a capire cosa stai studiando – aggiunge lo studente -. Per un aspirante ingegnere non c’è nulla di meglio che riuscire a toccare con mano quelle che prima erano solo idee presenti nella propria mente”.

Ma se Giovanni ha avuto l’opportunità di lavorare nel suo ambito di studio, diversa situazione è capitata a Mary, 28enne catanese, laureata in lingue e anche lei iscritta al corso di laurea magistrale. Mary ha iniziato a lavorare quando aveva 19 anni, non appena inserita all’università. Ciò che l’ha spinta a darsi da fare sin da giovanissima nel mondo del lavoro è stata la voglia di essere indipendente.

“Da quando sono all’università ho sempre studiato e lavorato – afferma Mary -. Avevo bisogno di incrementare in qualche modo le mie entrate, perché non mi andava di gravare sulle spalle di mia mamma ed essere mantenuta da lei. Nonostante lei abbia sempre fatto di tutto per darmi una vita serena e tranquilla, essendo solo noi due in famiglia, ho sentito comunque il bisogno di dare una mano. Da quel momento, mi sono sempre rimboccata le maniche e ho svolto diversi lavori”.

Mary ha lavorato come insegnante di doposcuola, hostess di fiere, operatrice di call center e al momento fa la commessa in un negozio di ottica. Anche i suoi ritmi di vita sono elevati e ha rallentato molto il suo percorso di studi, non riuscendo a studiare più di una o due ore al giorno.

“Mi pesa tantissimo il fatto che non riesco a raggiungere subito l’obiettivo – continua la studentessa -, ma provo altrettanta soddisfazione quando riesco a dare una materia, nonostante il poco tempo a disposizione. Quando torno a casa da lavoro, sono troppo stanca e la voglia di studiare è davvero poca. Infatti, non sono mancati i momenti in cui volevo rinunciare, ma grazie alla mia forza di volontà e alla mia determinazione sono sempre riuscita ad andare avanti”.

Anche per lei i momenti di svago si sono ridotti, ma quando è finalmente in ferie si gode quei pochi momenti di meritato riposo, perché studiare e lavorare non è per niente facile, ma a volte è necessario per dare una mano a casa e per poter raggiungere certi obiettivi.

“Ormai sono abituata a questo stile di vita – conclude Mary – e non riuscirei più a non lavorare. Inoltre, devo riconoscere che il lavoro mi ha responsabilizzato tantissimo e vedo la vita e le necessità con un occhio adulto e maturo”.

Come Giovanni, anche Mary aspira a lavorare nel settore per il quale sta tanto studiando. Infatti, il suo obiettivo è quello di trovare e dedicarsi del tutto a un lavoro attinente al suo iter universitario, non appena avrà conseguito la sua seconda laurea.

Immagine di repertorio