Studenti dell’Istituto Gemmellaro di Catania partecipano al “XIV Memorial Day per i Caduti di tutte le guerre”

Studenti dell’Istituto Gemmellaro di Catania partecipano al “XIV Memorial Day per i Caduti di tutte le guerre”

CATANIA – Il 16 novembre 2019 gli alunni della classe 5 A INF dell’Istituto Carlo Gemmellaro di Catania, accompagnati dalle professoresse Antonella Spitale e Stefania Cacopardo, hanno partecipato al XIV Memorial Day per i Caduti di tutte le guerre”, organizzato dal Lions Club Catania Faro Biscari (Presidente dott. Giovanni Pagana).

Un evento annuale che accomuna il popolo americano e italiano nel ricordo degli uomini e donne in uniforme che hanno servito la loro patria, un evento a cui il Dirigente scolastico, prof.ssa Concetta Valeria Aranzulla, ha voluto far partecipare gli alunni del Carlo Gemmellaro, per sottolineare il ruolo fondamentale che la scuola svolge nell’educare le nuove generazioni alla cultura della memoria come ricchezza per ogni territorio e per ogni individuo.

Nel Cimitero Militare di Catania, il primo a essere costruito (1949) di tre simili in Sicilia, sono sepolti soldati uccisi nella guerra per la liberazione della Sicilia dal fascismo. Molti sono caduti nei combattimenti feroci vicino alla città di Catania.

In totale, il cimitero contiene i resti di 2.135 soldati alleati, 113 dei quali non sono ancora stati identificati. Principalmente le tombe appartengono a caduti di guerra di nazionalità inglese. All’interno del cimitero è presente il registro di tutti i caduti in guerra sepolti in questo luogo, oltre al registro dei visitatori.

Il “Memorial Day per i Caduti di tutte le guerre” ha un significato profondo: è esattamente quello di ricordare alle nuove generazioni che le guerre non hanno mai senso e che quegli inutili massacri di esseri umani dovrebbero ricordarci il valore della pace. Dovrebbe essere un monito alla follia umana. Sulle trincee e sui luoghi delle carneficine e delle fucilazioni di massa bisognerebbe tornare, per vedere, per capire, per imparare a non sbagliare più. Un esercizio di ricordo utile non per celebrazioni inutili ma per evitare che un domani un paese senza memoria, un mondo senza memoria, possa pensare di ripiombare in quell’orrore chiamato guerra.