CATANIA – Gli ultimi anni, vissuti sotto il peso dell’emergenza da Covid-19, hanno certamente segnato l’intera popolazione e dato origine a un disagio generale che si è manifestato, tra i più giovani come tra gli adulti, in un senso di precarietà, solitudine e incertezza nel futuro. La scuola, rappresentando uno spaccato importante della società, ha immediatamente registrato questo malessere diffuso, a fronte del quale, grazie a specifici fondi ministeriali, è stato possibile intervenire già lo scorso anno scolastico, mediante un supporto psicologico fornito al personale, agli studenti e alle famiglie.
“È ormai chiaro come tale figura non possa rimanere vincolata ad una prospettiva di tipo emergenziale, ma debba piuttosto diventare elemento strutturale al servizio di una comunità educante dalle dinamiche articolate e in continuo divenire“. Questo è il pensiero della Dirigente Scolastica, dott.ssa Gisella Barbagallo, ampiamente condiviso dagli organi collegiali d’Istituto, che si è concretizzato fin dalle prime settimane del nuovo anno scolastico nell’attivazione di uno sportello psicologico inteso non come intervento sporadico e riconducibile ad una specifica necessità, ma come strumento essenziale e costante nella quotidiana complessità del contesto scuola.
Il ruolo dello psicologo all’interno dell’istituto, come ha spiegato la dott.ssa G. Marventano al Collegio dei Docenti, è principalmente quello di ascoltare le richieste di ascolto e di supporto della comunità scolastica, formulare percorsi di prevenzione del disagio e di promozione del benessere calibrati alle reali necessità degli utenti.
Dunque saper ascoltare ma anche ritornare a saper stare insieme. Ecco un altro obiettivo: soprattutto dopo l’isolamento forzato che ha limitato le occasioni di socialità, agevolare il recupero di quelle naturali attitudini alle relazioni umane a lungo mortificate e invece indispensabili in età adolescenziale per imparare a riconoscere le proprie emozioni e creare rapporti solidi, grazie ai quali costruire armoniosamente la personalità individuale all’interno di una dimensione collettiva.
Una visione ampia e lungimirante che interpreta la scuola come un sistema dinamico in cui si muovono conoscenze, abilità, competenze ma anche emozioni, vissuti ed esperienze, ha come obiettivo prioritario la crescita personale e la formazione complessiva dei giovani il cui benessere rappresenta il presupposto fondamentale per l’instaurarsi di una relazione di apprendimento positiva ed efficace.
È in questa prospettiva che la figura dello psicologo diventa imprescindibile, offrendo importanti spazi di riflessione in cui poter trovare non certo soluzioni ma irrinunciabili opportunità di comprensione, partecipazione e reciproco ascolto.