CATANIA – Da anni l’IPSSEOA “Karol Wojtyla” di Catania opera sul territorio formando validi professionisti nel mondo dell’accoglienza turistica, della ristorazione e non solo. Questi ultimi anni hanno visto il settore fortemente in crisi a causa della pandemia e spesso si percepiscono momenti di forte scoramento da parte degli addetti al settore, ma è proprio in questi momenti che arrivano un paio di belle notizie che la scuola ha scelto di condividere come messaggio d’incoraggiamento per tutti.
Le parole della Dirigente Di Piazza
“Uno dei pregi del nostro Istituto – dichiara la Dirigente Scolastica Dott. Daniela Di Piazza -, è non perdere i contatti con i propri ex alunni. Ci sono docenti che, grazie alla loro empatia, mantengono vivo il rapporto con i ‘nostri ragazzi’, diventati oggi giovani donne e uomini di successo. Alcuni dei nostri docenti ITP sono stati allievi di questa scuola e la loro professionalità, il loro impegno, l’amore con il quale si dedicano al loro lavoro è la testimonianza di quanto la scuola ha fatto a suo tempo per loro e di quanto loro fanno quotidianamente per la scuola che sentono ‘propria’. Altri si sono laureati in varie facoltà e sono diventati brillanti professionisti in altri settori”.
“Tra le belle notizie che ci incoraggiano a non mollare, ad andare avanti, segnaliamo la storia di Francesco Siragusa, studente diplomatosi nel 2016 che così risponde alla nostra intervista da Mentone“.
La storia di Francesco Siragusa
“Mi sono trasferito a Mentone, sto lavorando come capo partita nella brasserie di Mauro Colagreco (migliore chef del mondo del 2020) per la stagione estiva e il prossimo mese dovrei passare al Mirazur, attualmente il miglior ristorante del mondo.
Il mio percorso a ritroso? Chef de partie presso Pierre Gagnaire a Parigi, 3 Stelle Michelin 2021; Chef de partie presso Maison Albar Hotels – L’Imperator a Nîmes, sempre in Francia. Precedentemente commis de cuisine presso Airelles Courchevel, Les Airelles. Precedentemente, dal 01/11/17 al 01/11/18 sono stato Borsista presso CAST Alimenti, scuola di alta formazione. Precedentemente Demi-chef de partie presso The Alex Café Bar & Brasserie-Felixstowe in Inghilterra; qui sono stato con i progetti di alternanza scuola lavoro della mia scuola, il Wojtyla, e poi sono stato assunto dopo il diploma. Sempre grazie alla scuola ho lavorato come commis de cuisine presso Hotel Villaggio Sant’Antonio in Calabria“.
Alla domanda “se hai imparato qualcosa da qualcuno in particolare“, Francesco risponde che ogni
esperienza è stata fondamentale, che da tutti ha cercato di trarre il più possibile. “Difficile dire chi mi abbia più influenzato nel corso degli anni a scuola, a livello professionale ho avuto la fortuna di lavorare almeno una volta con quasi tutti i professori di cucina, quindi in questo senso sono stato influenzato un po’ da tutti, ma sempre guidato dalla saggezza, oltre che dalla professionalità e dall’estro indiscutibili, del professore Calogero Matina che mi ha sempre tenuto con i piedi ben ancorati a terra, e mi ha trasmesso delle cose che ancora oggi, non importa dove lavoro, mi porto dietro.
A livello umano sicuramente una menzione d’onore va alla prof. Guerrera, alla prof. Mirone e alla preside Di Piazza, che oltre alla parte puramente scolastica, fuori dalle aule mi hanno sempre guidato e aiutato nei momenti più duri, e hanno fatto si che potessi iniziare la mia carriera nel migliore dei modi, proponendomi di andare, prima in Inghilterra e poi alla Cast Alimenti.
I miei obbiettivi professionali oggi? Sicuramente il primo è entrare al Mirazur, e penso e spero che accadrà presto. Poi se riesco vorrei fare anche una piccola esperienza al Louis XV di Alain Ducasse a Monaco, per poi cercare di coronare il mio sogno di diventare executive chef al Four Season di Taormina, e così concludere al meglio questo mio percorso di apprendistato. E poi ? …si vedrà!”.
L’Inghilterra premia due volte l’Istituto
Ed infine due prestigiosissimi premi arrivati dall’Inghilterra: Chesterfield Awards 2021 a Giuseppe Barone, comproprietario del Sicily Restaurant che ha vinto il Miglior Nuovo Business Ospitality come Miglior Ristorante dell’Anno e Imprenditore. Quando i giovani hanno talento, intraprendenza e una buona preparazione.
Giuseppe si è diplomato nel 2011, ha sempre lavorato anche mentre studiava, ha fatto varie esperienze in Italia e soprattutto in Inghilterra, dove anche lui è andato con uno stage organizzato dalla scuola. “Mi sembra tutto un film – afferma Giuseppe, Peppe per gli amici -; ho iniziato subito dopo il diploma come Operatore di sala presso Hotel Villaggio Sant’Antonio in Calabria dove ero stato come stagista con la scuola, poi ho colto l’occasione e mi sono trasferito presso Hotel Stella d’Italia ad Adria, in provincia di Rovigo. Gli insegnamenti del prof. Longhitano mi sono stati da biglietto da visita e da sprone ‘dovete ricercare la perfezione, non vi dovete mai accontentare, c’è sempre un margine di miglioramento in ogni cosa, pensate sempre che si può volare più in alto; impegno, disciplina e professionalità saranno le vostre caratteristiche distintive’. Le sue parole mi risuonano nella testa come un mantra… e non è l’unico docente al quale devo dire grazie; se ho tentato l’esperienza in Inghilterra, dove sono diventato Restaurant Supervisor presso Nonna’s a Hoddesdon è perché avevo una base d’inglese che mi ha dato la prof. Mirone (con la quale sono ancora in contatto) che andava oltre le ore di lingue in classe mi ricordo le ore “inventate” di codocenza con l’italiano, in sala, in cucina, nelle varie manifestazioni dove abbiamo ricoperto qualunque ruolo, i progetti, tutto per farci entrare in testa una lingua che è diventata il mio passepartout; l’avventura è continuata a Chesterfield presso Casa Hotel, un hotel a 4 stelle ed infine ho creato il presso Sicily Restaurant Chesterfield del quale sono coproprietario. Un sogno che si realizza.
La mia specializzazione a scuola era Sala vendita, ma non mi erano mancati ottimi insegnamenti in cucina e anche le tante esperienze fatte lavorando in tutti i settori mi sono servite. ‘Dovete rubare il mestiere ai migliori‘, ci ripetevano a scuola. Vero, verissimo! Oggi il mio ristorante ha ricevuto un premio prestigioso, ne sono orgoglioso, e… grazie professoressa Puglisi per le lezioni di economia, pesanti pensavo allora, utilissime oggi”.
E ultimo, ma non per importanza, è il premio ricevuto da Ermes Giummarresi: New Business of the Year a The Suited Baker Ermes Giummarresi ai The Star’s Small Business Awards.
La soddisfazione della Dirigente Di Piazza
“Sapere che un altro ex allievo della nostra scuola si è affermato a livello internazionale, diventando un punto di riferimento per molti soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando, mi riempie di gioia – afferma la preside Di Piazza -; questi ultimi ragazzi non li ho conosciuti personalmente, non ero ancora Dirigente all’alberghiero, ma ne ho sentito parlare da chi li ha vissuti, da chi li ha formati, e tiene vivo il rapporto con loro e questo significa molto per tutti noi“.
Il trait d’union fra la scuola e i ragazzi
Il trait d’union fra tutti questi ragazzi e la scuola è la professoressa Guerrera, da 24 anni docente di lettere nella scuola e che, non solo si occupa di tante attività, ma mantiene vivo, insieme ad altri colleghi il rapporto di stima, di fiducia, d’affetto, con tantissimi ex allievi, lei ci ha messo in contatto con loro.
“Dopo il diploma, nel 2011 – ci dice Ermes -, ho lavorato in tantissimi locali in Italia, in Grecia e poi l’Inghilterra è diventata ‘la mia casa’. Cosa mi è rimasto della scuola? Tanto, ho avuto la fortuna di studiare e lavorare con tanti dei docenti dell’Alberghiero; il mio ‘Maestro?’, il prof. Matina, ho cercato d’imparare il più possibile da lui che univa professionalità ed estro artistico, serietà e fantasia. Poi il mio ‘grillo parlante’, la prof. Guerrera, se sono in crisi, se devo prendere una decisione importante, la chiamo, le scrivo. Mi ha insegnato a guardare ‘oltre’, mi ha sempre incoraggiato a volare alto. ‘Che problema c’è?’ Ripeteva di fronte a nuove sfide. ‘Facciamolo!’
La prof. Mirone che ci ha costretti a parlare inglese in qualunque occasione e se non c’erano le occasioni se le inventava insieme alla prof. Guerrera. Sono arrivato nel Regno Unito dopo aver vinto un programma di formazione con il rinomato ristorante stellato Michelin Simpsons a Birmingham, dove ho trascorso un mese ad imparare i trucchi del mestiere da uno chef stellato Michelin. Prima di questo riconoscimento? Tante e tante esperienze diverse, ho lavorato come Chef presso Piccolino a Birmingham, ho poi continuato presso Nonna’s A Chesterfield, la mia avventura è continuata poi presso Piccolino Sheffield a Sheffield, mi sono spostato poi come Pastry Chef presso Marco at Milano a casa tua sempre a Sheffield e poi sempre a Sheffield è nato Eraschocolate“.
“Ermes si è ritrovò senza lavoro e a un bivio; per cui ha dovuto decidere tra la disoccupazione e ‘lavorare per i suoi sogni’ avviando un’attività in proprio. The Suited Baker è nato a settembre 2019. Il nome dell’azienda deriva da un soprannome dato a Ermes a causa della sua tendenza a indossare abiti ‘adatti’ in ogni occasione. Il nome d’altra parte riflette anche il desiderio di Ermes di adattare i prodotti da forno che producono ai gusti e ai desideri dei propri clienti. ‘La necessità è la madre dell’invenzione’, e così, quando a uno chef è stata diagnosticata la celiachia e ha scoperto che la gamma di prodotti senza glutine era carente, si è messo dedicato alla produzione di pane e dolci senza glutine di alta qualità. L’attività era ancora agli inizi quando la pandemia di Covid-19 colpì e The Suited Baker iniziò a produrre scatole con pane, pita e pasta senza glutine. Ciò ha coinciso con una carenza di pasta nei supermercati, nell’ambito di problemi di approvvigionamento, in parte causati da acquisti da panico. Oggi, il Suited Baker ha un seguito devoto all’interno della comunità senza glutine, sia a Sheffield che oltre. Il numero del personale si è anche ampliato a un team di sei, inclusi due autisti delle consegne e altri tre fornai. Bene non ci resta che augurare il meglio a questi ragazzi che tengono alto il nome della Sicilia all’estero, ma viene spontaneo chiedersi ‘Perché devo tutti, o quasi andare via per affermarsi? Riflettiamoci“.