Scuola siciliana e disabilità, una riflessione sull’inclusione: “Formazione e rapporti migliori per superare ostacoli”

Scuola siciliana e disabilità, una riflessione sull’inclusione: “Formazione e rapporti migliori per superare ostacoli”

CATANIA – Scuola e disabilità, un tema particolarmente delicato e sentito che coinvolge tutti i protagonisti, dai genitori ai dirigenti scolastici. È stato questo l’argomento affrontato stamattina durante il seminario interprovinciale denominato “Inclusione e disabilità nella scuola siciliana: dati, riflessioni e proposte“.

Un appuntamento, svoltosi nell’aula magna del liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di Catania, che ha visto la partecipazione, tra i tanti, del dirigente degli uffici Ambito Territoriale di Catania e Siracusa, dr. Emilio Grasso, la dirigente tecnico dell’ufficio Scolastico Regionale dott.ssa Maria Luisa Altomonte, l’ispettrice dott.ssa Patrizia Fasulo, e del coordinatore Osservatorio regionale per la dispersione, dottor Maurizio Gentile.

Come possiamo rilanciare la prospettiva inclusiva rispetto a tutte le diversità?“, ha posto come interrogativo il dottor Gentile. “Erroneamente, molti continuano a pensare che i dirigenti non esercitino un lavoro educativo. I dirigenti esercitano un lavoro educativo insieme agli insegnanti. I docenti lo fanno con una gestione più diretta, i dirigenti con una più indiretta“.

Queste due categorie, tuttavia, “hanno comunque una specificità educativa. Entrambe fanno un lavoro ad alta intensità relazionale“. Inserimento, integrazione e inclusione sono attività strettamente intrecciate. Tra queste, l’inclusione si prefigura come un atteggiamento mentale che deve avvenire “prima che le cose accadano“.

Attualmente, gli alunni disabili presenti negli istituti siciliani rappresentano un’importante fetta del corpo studentesco e nel corso degli ultimi anni i soggetti sono numericamente incrementati in maniera consistente, a fronte del calo di alunni che si registra in questo periodo nella nostra regione. Sono diversi, poi, i nodi da sciogliere per assicurare i processi di integrazione e inclusione.

Tra questi, quelli più significativi riguardano la formazione iniziale e in servizio dei docenti, la continuità didattica degli insegnanti di sostegno, la rivisitazione dei rapporti tra scuola e sanità e l’istruzione domiciliare in modo tale da scongiurare l’isolamento dei più piccoli dal mondo.

Il convegno odierno, inoltre, ha anticipato il commiato della dottoressa Maria Luisa Altomonte, che si appresta a concludere il suo incarico in Sicilia come direttore generale dell’USR siciliano. È stato osservato anche un minuto di silenzio per ricordare Antonella Frazzetto, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Francofonte, in provincia di Siracusa, scomparsa pochi giorni fa all’età di 45 anni.

Ho voluto legare il saluto ai dirigenti scolastici di tutte le province siciliane a questa tematica a me particolarmente cara e che ho seguito personalmente“, ha dichiarato a NewSicilia la dirigente Altomonte. “Lascio la Sicilia con molta nostalgia e rammarico – ha sottolineato – perché è stata un’esperienza forte e intensa dalla quale ho imparato molto sia professionalmente sia umanamente“.

 

 

C’è stato un impegno notevole anche dalle scuole siciliane – ha raccontato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Catania, Emilio Grasso, ai nostri microfoni – nel far sì che i nostri ragazzi abbiano le risorse educative necessarie anche dal punto di vista del personale”. Per realizzare una vera e propria inclusione scolastica nel territorio siciliano resta comunque necessaria una convincente collaborazione tra tutte le componenti.