Rientro a scuola il 7 gennaio, la CPS di Catania dice “NO”: avviata petizione, già oltre 10.500 firme

Rientro a scuola il 7 gennaio, la CPS di Catania dice “NO”: avviata petizione, già oltre 10.500 firme

CATANIA – A pochi giorni dalla riapertura delle scuole, la CPS di Catania (Consulta provinciale studentesca) non riscontra le condizioni necessarie per tornare in presenza. È forte, pertanto, l’appello a ponderare le scelte per il bene di tutti gli studenti e non solo.

Piermaria Capuana, presidente e portavoce della Consulta provinciale studentesca di Catania, spiega: “Non crediamo opportuno rientrare a scuola, in un momento in cui la curva epidemiologica è già in netta crescita, senza tenere conto dei dati relativi al periodo immediatamente successivo la fine delle vacanze, disponibili tra almeno 15 giorni”.

Non crediamo opportuno rientrare a scuola, in un momento in cui agli studenti, alle studentesse e personale scolastico tutto non è garantito il diritto alla salute: il piano dei vaccini infatti, per quanto esistente, necessita di tempo per essere funzionale. Inoltre siamo a conoscenza di un piano di trasporti sufficiente ma non adeguato (come dimostra il risultato del sondaggio avviato tra i 70mila studenti della provincia di Catania), che potrebbe comportare il rischio di un nuovo boom di contagi in un’area, come quella nostra, dove normalmente il numero di contagiati è di gran lunga superiore rispetto a quello delle altre province siciliane“, prosegue.

Inoltre: “Noi studenti desideriamo ardentemente rientrare a scuola, ma occorre farlo senza correre e far correre a noi e alle nostre famiglie ulteriori rischi. L’attuale curva di contagio – che ci vede come la terza regione italiana in termini di numero di persone ammalate di Covid – dimostra che sicuramente si ricorrerà alla DAD integrata, interrompendo nuovamente il nostro studio, tanto sacrificato in questi mesi“.

La petizione

Chiediamo quindi al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, massima autorità sanitaria in Sicilia, dopo la risalita della curva epidemiologica, di non avviare aperture scolastiche forzate e dannose. E lo chiediamo anche forti delle oltre 10.500 firme raccolte dalla nostra petizione che ne chiede lo slittamento. In assenza di regole certe gli studenti catanesi non rientreranno a scuola“, conclude Capuana.

La CPS Catania rivendica dunque i diritti e la considerazione che spetta loro come studenti, perché non si possono attuare scelte senza il coinvolgimento dei veri protagonisti, i giovani. La stessa CPS afferma: “Per mesi hanno deciso in Sicilia di metterci in DAD senza consultarci, oggi che i dati di contagio non sono affatto più bassi rispetto a mesi fa, decidono di farci rientrare. L’esatto contrario!”.

“Riscontriamo dunque scelte irrazionali e contraddittorie che ci preoccupano, ecco perché vogliamo essere ascoltati, compresi e resi partecipi. Abbiamo dimostrato di saper essere maturi e responsabili, pertanto vogliamo la considerazione che ci spetta. Il nostro impegno dunque continua e faremo di tutto per garantire la salvaguardia di studenti e delle loro famiglie”, aggiunge la CPS Catania.

Oltre 10.500 firme raccolte

Si chiede lo slittamento di almeno 20 giorni per l’apertura dei locali scolastici. Questo il contenuto della richiesta: “La Consulta provinciale studentesca di Catania: visto l’aumentare dei casi di contagio del Covid-19 in tutto il territorio italiano; vista l’impossibilità di prendere visione della reale situazione di contagio immediatamente conseguente al periodo festivo natalizio; viste le elevate possibilità di trasmissione, sia a causa del ricorso ai trasporti pubblici, sia a causa di inevitabili assembramenti durante aperture e chiusure dei locali, che creerebbe la riapertura delle scuole; visto l’esagerato rallentamento rispetto alle altre regioni della tutela dei cittadini attraverso la vaccinazione, gran parte degli studenti e delle relative famiglie chiedono al Presidente della Regione, in qualità di massima espressione della Sanità regionale e della Protezione civile della Regione Siciliana, a tutela della incolumità delle famiglie siciliane, lo slittamento delle aperture dei locali scolastici di almeno 20 giorni al fine di dare la possibilità al Comitato Scientifico Regionale di poter acquisire dati reali in merito alla situazione epidemiologia post-festività e poter determinare linee guida per le aperture delle attività scolastiche e di tutti i servizi connessi ad esse“.

Ecco il link della raccolta firme: https://www.change.org/Rinviamo_il_rientro_a_scuola-CpsCatania

Immagine di repertorio