Ricorso al Tar del Lazio: maggiori tutele e stipendi più alti per i presidi

CATANIA – I presidi non sono stati fino ad ora considerati, almeno dal punto di vista retributivo, come gli altri dirigenti della pubblica amministrazione.

A denunciarlo è il  Codacons che in queste ore ha promosso un ricorso collettivo riservato ai presidi al Tar del Lazio  per l’equiparazione retributiva. Parte da Catania, infatti, l’iniziativa dello sportello “Dirigenti Scuola” che, in via Musumeci 171, si occuperà di raccogliere adesioni per l’azione collettiva attraverso la quale si proverà a dotare i dirigenti scolastici delle risorse e degli strumenti necessari per l’assolvimento dei loro compiti. 

Mentre la dirigenza medica e sanitaria è rimasta collocata nell’ambito dell’amministrazione pubblica statale – aggiunge il Codacons in un comunicato – con la conseguenza che ad essa si applicano tutte le relative tutele normative, quella scolastica risulta completamente scollegata dalla dirigenza della P.A., con ripercussioni negative sul fronte del trattamento retributivo dei presidi”.

I presidi in questi anni infatti si sono ritrovati con numerose nuove responsabilità a causa delle ultime leggi in materia scolastica, ma non hanno usufruito dei vantaggi economici e delle tutele di cui necessita la loro posizione di responsabilità.