Respirare cultura e vivere emozioni all’I.C. Italo Calvino

Respirare cultura e vivere emozioni all’I.C. Italo Calvino

CATANIA – L’arte più nobile è quella di rendere gli altri felici “parola di Phineas Taylor Barnum”. Rendere felici piccoli studenti, è stato anche un piccolo sogno realizzato, dopo una settimana di allerta meteo e dopo due anni di pandemia. Ritornare a vedere bellezza, respirare cultura e vivere emozioni, mantenendo la stessa sicurezza delle aule, sono state le priorità dell’I.C. Italo Calvino che si è impegnato per accompagnare gli studenti a Teatro.

Nella prima mattina del 3 novembre scorso, di rientro dalla ricorrenza dell’uno e 2 novembre, alcune classi dei plessi Ferro Fabiani, Laurana e Quartararo, si sono dati appuntamento per raggiungere il teatro Ambasciatori per assistere allo spettacolo “The Greatest Show”, realizzato dall’Associazione “Ouroboros”, composta prevalentemente da giovani studenti universitari catanesi, dalle molteplici doti artistiche. Le classi partecipanti sono state 2^ e 3^C, accompagnati dalle docenti Lucia Ferrito, Daniela Coco e Elena Rubulotta,  le classi 1^F e 2^F accompagnati dai docenti Patrizia D’Amico, Massimiliano Cardella, Simona Guglielmino e la 1^A accompagnati dalle docenti Maria Rosa Messina e Ivana Sangiorgio.

Uno spettacolo emozionante che raccontava di “inclusione” e di ricchezza nella diversità, che ha coinvolto gli alunni come parte attiva di esso, divenendo piccoli protagonisti di questo grande circo che è la vita. Un messaggio da portare nel cuore e su cui riflettere e lavorare ancora di ritorno, nelle aule, quello che lo spettacolo ci ha donato, attraverso le parole del suo personaggio principale, Barnum: “Ognuno di noi è speciale, ognuno di noi è unico”.

Phineas Taylor Barnum è l’uomo eroe della storia a cui si ispira “The Greatest Show”, trasposizione Teatrale del film omonimo.
Burum in piena epoca vittoriana, rivoluzionò l’arte dell’intrattenimento, attraverso l’invenzione del Circo, del suo Circus Barnum, riuscendo a portare in scena e dando lustro a personaggi emarginati, scartati dalla società del tempo, a causa di quelli che la società riteneva “mostruosità”. Personaggi, definiti “fenomeni da baraccone”, come la donna Barbuta, il Gigante, la donna Lupo, l’Acrobata e la donna Albina, rifiutati da quella società classista del 1800, costretti a nascondersi, che invece nel Circo trovano un ruolo, una famiglia e scoprono il loro potenziale interiore e artistico straordinario. È Lettie, la donna barbuta, che forse sintetizza il senso dello spettacolo, accettare e accettarsi come segno dell’integrazione e dell’amicizia, in quel Circo che era diventata “Casa” per tutti loro. E in quella casa dove hanno imparato a conoscersi, ad accettarsi e ad avere un ruolo sociale, non vogliono rinunciare, come testimonia la frase di Lettie: ”Sono stata nell’ombra per troppo tempo, ma oggi non riesco a rinunciare alla luce del sole”.

Grande soddisfazione del Dirigente Scolastico, Prof. Salvatore Impellizzeri che ha dichiarato: “Questa esperienza è un’occasione per gli alunni di vivere e riflettere sui valori della cittadinanza attiva e dell’Inclusione, tematiche su cui la nostra scuola si impegna da anni”.

Gli studenti della Italo Calvino, felici ed entusiasti per le musiche e le coreografie coinvolgenti, travolti dall’ammirazione di questi personaggi straordinari, con i quali hanno anche scattato qualche foto in costume di scena, hanno fatto rientro a casa con una valigia più ricca di esperienze e metafore significative.