Protesta studenti dell’Unict e presidio nel Rettorato. “Chiediamo estensione termini tassa degli irregolari”

Protesta studenti dell’Unict e presidio nel Rettorato. “Chiediamo estensione termini tassa degli irregolari”

CATANIA – Ieri mattina, intorno alle 10, un nutrito gruppo di studenti e studentesse dell’Ateneo di Catania ha annunciato un presidio nei locali del Rettorato.

Già due settimane fa, durante una manifestazione in piazza Università, si chiedeva un incontro con il Rettore professore Priolo in merito alle scadenze per il pagamento della tassa per gli irregolari (200 euro) e in merito alla definizione degli studenti irregolari a partire dall’anno di iscrizione a Unict e non al singolo corso di laurea.

All’incontro ha preso parte una delegazione di 6 studenti e “ha portato a un nulla di fatto, con l’amministrazione universitaria che al pari di un muro di gomma ha rimandato indietro le questioni sollevate dagli studenti, mostrandosi sorda anche alle più semplici richieste fra cui l’estensione dei termini per il pagamento dei 200 euro di tassa“.

Visto che le risposte del rettore non sono state risolutive – continuano i protestatori – si è tornati al rettorato, stavolta dentro le mura dell’edificio, per chiedere innanzitutto di rispondere agli studenti senza rimandare indietro la questione e di rimettere in discussione i termini della tassa“.

Il Rettore ha chiesto 24 ore di tempo per trovare una soluzione in merito alle problematiche tecniche della piattaforma informatica, rimandando a un incontro per la giornata di oggi, 8 ottobre, in piazza Università alle ore 12,30, in cui informerà gli studenti e le studentesse delle soluzioni trovate.

Soluzioni che, per il bene degli studenti, dovranno seguire l’iter burocratico nel più breve tempo possibile – sottolineano gli studenti e le studentesse – prima del termine ultimo per il pagamento (12 ottobre). Abbiamo quindi chiesto di essere invitati a partecipare come uditori, perché in merito a questa specifica questione i senatori accademici non sono stati capaci di rappresentare la volontà della comunità studentesca.

In conclusione, noi vogliamo la possibilità di iscriverci all’università pagando soltanto la tassa per il Diritto allo Studio e che la scadenza del pagamento della tassa per gli irregolari venga rinviata a febbraio“.