Premio Masiero 2022, premiati gli studenti del Liceo Spedalieri

Premio Masiero 2022, premiati gli studenti del Liceo Spedalieri

CATANIA – Venerdì 20 gennaio 2023, nell’aula magna del Liceo Fracastoro di Verona, si è svolta la cerimonia di presentazione degli elaborati dei finalisti e di premiazione dei vincitori della quinta edizione del Premio Masiero 2022, ispirato alle figure del generale Dalla Chiesa e dei magistrati Falcone e Borsellino.

Il premio è dedicato alla memoria del prof. Roberto Masiero, docente di matematica e di fisica nel Liceo Girolamo Fracastoro di Verona, scomparso nell’ottobre del 2016, uomo di grande sensibilità e di profonda curiosità intellettuale per i più vari aspetti del sapere.

Tra i vincitori alcuni lavori degli studenti del liceo Spedalieri, ovvero l’elaborato creativo di Clarissa Raimondo (VE) e la poesia di Francesca Leone e Gianlorenzo Battaglia (entrambi della IV B).

Chi se ne va non se ne va mai via del tutto; lascia delle tracce. In questo senso la morte non è l’ultima pagina del libro dell’esistenza.

Con il tocco giusto, Clarissa, Francesca e Gianlorenzo sottolineano che il sacrificio dei martiri dell’antimafia ci ricorda che tutto preme, tutto è più importante; non si sa fare la gerarchia delle cose che contano. Quanto è, invece, importante tale gerarchia. Scrivere poesie, abitare la creatività, è un buon posto per pensare, per essere quello che sei.

La giovane siciliana Rita Atria (1974-1992) è indirettamente considerata la settima vittima della strage di Via D’Amelio (Palermo, 19 luglio 1992), in cui persero la vita il celebre magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.

Cresciuta in una famiglia vicina alle cosche mafiose della provincia di Trapani, la ragazza, a soli 17 anni prese la decisione di collaborare con la giustizia (nella persona del sopracitato Borsellino) permettendo di fare luce sugli affari e le dinamiche mafiose di Cosa Nostra e consentendo numerosi arresti.

A una settimana esatta dalla strage in cui perse la vita il suo confidente e “secondo” padre, Rita si suicidò a Roma il 26 luglio 1992 , a 18 anni.

La poesia, scritta in versi liberi, vuole celebrare la sua figura attraverso il ricordo del suo comportamento esemplare che “ha gettato la sua anima fra gli angeli candidi” troppo presto.

RITA

O giovane anima gettata fra gli angeli candidi

Che hai dato tanto per poi toglierti troppo

Rinunciando a quei sogni già fatti ormai pallidi

 

Percorrendo sentieri più volte battuti

Seguisti le orme dei grandi caduti

Per non darla vinta a quei corrotti soldati

Che calpestan la vita di chi li ha lottati

 

O dolce fanciulla dall’amaro sorriso

Con quanti rimpianti lasciasti il tuo nido

Nel quale risuonava di giustizia un grido?

 

Arrivando il momento tanto temuto

Lasciasti le speranze di chi ci ha creduto

Ma nelle nostre menti resta vivo il ricordo

Di quello strillo d’allarme divenuto ormai sordo

 

Francesca Leone e Gianlorenzo Battaglia

L’elaborato creativo di Clarissa Raimondo

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