CATANIA – Aria di premiazione quella respirata nella scuola secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania a conclusione di una complessa selezione che ha visto ben 88 alunni dell’istituto misurarsi nei “Giochi Matematici” organizzati dal Centro di ricerca PRISTEM dell’Università “Bocconi” di Milano. Nata con lo scopo di avvicinare i giovani alla matematica in maniera divertente e intrigante, la competizione ha coinvolto i ragazzi della “Maiorana”, divisi in due categorie, C1 (studenti delle prime e seconde classi) e C2 (studenti delle terze), che, opportunamente preparati dai docenti curriculari, sono stati chiamati a mettere in campo competenza, fantasia e intuizione per affrontare, nel tempo massimo di novanta minuti, una serie di giochi matematici costruiti con lo scopo di suscitare curiosità, riflessione e capacità di giungere alla soluzione di un problema solo in apparenza molto complicato.
A conclusione delle prove la classifica ha visto Gaetano Ardito (2ª sez. G) sul gradino più alto del podio della categoria C1, seguito da Giovanni D’Agata (2ª sez. D) e Sergio Pappalatos (1a sez. M), mentre nella categoria C2, Sofia Di Stefano (3ª sez. M) ha preceduto Luca Pappalardo (3a sez. L) e Teresa Piccoli (3a sez. M).
Applauditi dai compagni di classe, dai docenti e dai genitori, visibilmente orgogliosi, i ragazzi hanno ricevuto i complimenti della referente per il progetto, prof.ssa Maria Lucia Milici, e, soprattutto, della dirigente scolastica, dott.ssa Gisella Barbagallo, che ha consegnato loro una targa ricordo e un buono libro. Una menzione speciale per Sofia Di Stefano, Luca Pappalardo e Fernando Furnari (classe 3ª L, quarto classificato nella categoria C2) che, avendo superato i quarti di finale, presto saranno chiamati a disputare la semifinale regionale a Messina.
Una piccola ma meritata festa, quindi, per tutti i “giovani matematici” che hanno avuto innanzitutto il coraggio di scommettersi ed un’occasione, come sottolineato dalla dirigente, per sottolineare la direzione intrapresa dalla scuola verso un sempre maggiore e proficuo potenziamento delle metodologie didattiche e degli spazi di apprendimento delle cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics).
