Precari Scuola, Cisl Catania: “Insoddisfazione per l’operato dell’Ufficio Scolastico provinciale”

Precari Scuola, Cisl Catania: “Insoddisfazione per l’operato dell’Ufficio Scolastico provinciale”

CATANIA – Mancata verifica dei titoli, graduatorie modificate non pubblicate, ricorso a graduatorie di istituto durante il corso di validità della GPS (graduatoria provinciale supplenze), reclutamenti delle scuole e processi di nomina sui posti disponibili al sostegno poco trasparenti. Tutto ciò assieme alla confusione generata dalla mancata convocazione in presenza dei docenti con titolo del TFA (sostegno) inclusi nella nuova graduatoria, sono motivo di grande preoccupazione per il futuro dei docenti precari, anche in vista delle novità previste dalle recenti normative. I problemi sono stati evidenziati nell’assemblea dei docenti precari della scuola catanese autoconvocata in videoconferenza e organizzata dai docenti Pierpaolo Pappalardo e Stefania Di Pietro.

L’incontro, molto partecipato, si è tenuto su piattaforma on line. Per la Cisl sono intervenuti Ferdinando Pagliarisi, segretario generale della Cisl Scuola di Catania; Maurizio Attanasio e Lucrezia Quadronchi, rispettivamente segretario generale e territoriale della Cisl provinciale. “Abbiamo risposto con piacere all’invito dei docenti, rivolto anche a Cgil e Uil del settore Scuola. Dai loro interventi abbiamo avuto conferma dei nostri timori e dei primi risultati emersi da un’indagine promossa dalla Cisl di Catania“, affermano Pagliarisi, Attanasio e Quadronchi. “È emersa infatti l’insoddisfazione nei confronti dell’operato dell’Ufficio scolastico provinciale che appare segnato a volte da errori, a volte da sviste e mancati controlli che finiscono però per inficiare e rendere poco chiare e trasparenti le procedure adottate nel reclutamento del personale docente precario“.

Si tratta in particolare – sottolineano i tre dirigenti sindacali della Cisl – di graduatorie modificate a seguito di individuazione di nuove valutazioni non pubblicate, punteggi dichiarati ma non controllati, e segnalazioni di tante altre situazioni anomale che la Cisl si impegna a portare a conoscenza dell’Ufficio scolastico provinciale perché siano verificate e venga fatta chiarezza e, altresì, vengano rese pubbliche le risposte alle osservazioni poste“.

Dal dibattito, è anche emersa la volontà di convocare una prossima assemblea, sempre aperta alle tre sigle sindacali ed estesa a ulteriori partecipanti, che tratti la richiesta di accesso agli atti all’Ufficio scolastico e, soprattutto, per verificare se i singoli istituti abbiano seguito le indicazioni ministeriali nell’attingere dalle graduatorie di istituto per le supplenze annuali e temporanee. Infine, i docenti chiedono alle istituzioni preposte l’adeguamento dei posti a concorso per la specializzazione sul sostegno didattico al reale fabbisogno dei posti disponibili. “È necessario infatti – concludono Pagliarisi, Attanasio e Quadronchi – che prevalga la trasparenza e la legalità in tutti gli atti che coinvolgono il futuro, non solo professionale, e le legittime aspettative di tanti giovani docenti precari e che Cisl Scuola e Cisl si impegnano a difendere in ogni sede“.